Continua l’appuntamento settimanale d’incontro sul Vangelo domenicale. La pagina proclamata ieri ci racconta un avvenimento ormai noto a tutti, la camminata di Gesù sul mare. Ma, al solito, vogliamo entrare più in profondità per capire al meglio ogni singolo gesto compiuto

Il brano che ieri abbiamo ascoltato a messa è tratto dal Vangelo di Matteo e nelle primissime righe L’autore sacro ci comunica che Gesù manda avanti i suoi discepoli e passa l’intera notte a pregare. C’è da fare una precisazione, prima di ciò Gesù aveva compiuto un miracolo importantissimo, la moltiplicazione dei pani e dei pesci, ma nonostante ciò dedica il tempo, che avrebbe dovuto concedere al riposo, alla preghiera. Ecco ciò che fa la differenza, Dio non va mai in ferie e nemmeno Gesù, il quale vuole dedicare tutto se stesso al Padre, sia con le opere che con la preghiera perchè le une necessitano dell’altra e viceversa. Dopo aver pregato, Gesù compie la famosa traversata sul mare, non la fa per completare la giornata con gli effetti speciali, bensì vuole trasmettere un messaggio fondamentale ai suoi discepoli ed a noi. Il mare, nella Bibbia, rappresenta il male e le ostilità e, non a caso, quella notte è agitato. Camminando sopra le acque Gesù ci comunica che Egli è più forte del male e può compiere ogni cosa. Infine vi è l’intervento di Pietro, il quale compie due azioni in perfetto contrasto tra loro. La prima è una grande dimostrazione di fede, difatti chiede a Gesù di farlo camminare sulle acque e vi riesce. Ma ecco la seconda azione, il dubbio. L’apostolo, nonostante stia camminando sul mare ed abbia Gesù davanti che compie la medesima cosa, dubita. Il dubbio è l’esatto opposto della fede e se grazie ad essa si può dominare il male, con il dubbio si affonda. Difatti Pietro affonda ma Gesù gli tende la mano e lo salva. Tante volte noi ci troviamo in queste situazioni e ci comportiamo così, tante volte alla prima cosa che non capiamo ci lasciamo pervadere dal dubbio e affondiamo. Quindi cerchiamo di lasciarci guidare dalla fede, anche se non abbiamo idea di cosa stia succedendo.

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