Ven. Nov 22nd, 2024

La vicenda di un’ “Ave Maria” in classe coi bambini, apre un mondo di riflessioni che spaziano dal culturale al cultuale. Ne parliamo nel giorno più importante per i Cristiani.

Una vicenda che ci lascia non indifferenti. Spesso nelle ritualità religiose leggiamo un forte legame con la tradizione familiare e cos’è la nazione se non un insieme di famiglie. Ma non riusciamo a farci una idea precisa sulla vicenda, troppe variabili, su come i bambini possano avere vissuto il gesto, su come lo hanno vissuto i genitori, sulla eccessiva intransigenza e censura, da entrambi i punti di vista.
Registriamo l’iniziativa del già consigliere del Comune di Palermo, Igor Gelarda.

Parte dalla Sicilia, una petizione contro la sospensione maestra Francescangeli: “Credo che ciò che è successo ad Orestano sia terribile. Non si può sospendere una docente per avere fatto pregare dei bambini in classe, o per aver dato loro dell’olio benedetto. Se non è questa persecuzione nei confronti dei Cristiani poco ci manca. Abbiamo lanciato una petizione su change.org perché intervenga immediatamente il Ministro su questa vicenda e si revochi subito la sanzione alla docente. I nostri bimbi sono ormai, purtroppo, abituati a vedere cose terribili e schifose per strada e in televisione. La preghiera alla madre di Dio non può fare male a nessuno. Chiedo alla gente di aiutarci a raccogliere le firme fermare questa assurdità”
https://chng.it/p8yWjC55zX
Riteniamo che questa vicenda dovrebbe essere affrontata a più voci, in quello che potrebbe essere un interessante dibattito culturale e sociale posto che le due prospettive vanno intese nelle due differenti accezioni, invitiamo tutti i lettori pertanto ad esprimere la loro opinione.

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.