Sempre molto interessanti le contrattazioni tra politici di spessore quando si parla di sopravvivenza e mantenimento del proprio elettorato, in vista delle prossime tornate, coi politologi che danno il sindaco candidato all’Ars tra le fila dell’antico papà politico, lasciando 19200 orfani per strada (che sia via Libertà o via Quattrociocchi poco importa).
In questi giorni stiamo assistendo all’ennesima operazione ammazza turismo a Bagheria.
Solo da poco infatti è calato il sipario sull’ultimo atto della farsa in consiglio comunale, che ha visto, durante la votazione per l’istituzione della tassa di soggiorno, la levata di scudi del Presidente del Consiglio, Andrea Sciortino, a causa di una presunta mancata consultazione con lo stesso, non tanto in qualità di Presidente del Consiglio (perché del resto lo stesso predispone l’ordine del giorno è quindi non poteva non sapere n.d.r.), ma in quanto prosindaco di Aspra, ruolo in cui esprime il suo voto contrario, a fronte di una, condivisibile, proposta di rinvio.
Si passa dalla tassa di soggiorno alla tassa di ingresso ad Aspra con l’istituzione della Zona a Traffico Limitato, e la realizzazione di 9 varchi, soluzione che sembra dettata più dall’apparire che dell’essere, in quanto priva di quella vision della città che possa realizzarsi in un disegno urbano sintesi tra soluzione di governo della città e pianificazione condivisa, piuttosto che un coacervo di provvedimenti atti solo a garantire interessi diversi, lontani dalle esigenze della comunità e del suo territorio.
Ecco come questa amministrazione intende promuovere il turismo attraverso il pensiero che lo stesso è un vacca da mungere per qualche spicciolo e qualche consenso in più attraverso un like su social media. Dove il confronto politico passa attraverso il ricatto istituzionale privo sempre di quella condivisione con la città più volte richiesta è sempre rimasta inascoltata, non escludendo certi atteggiamenti che definiamo da bulli per non dire da mafiosi di alcuni profili palesemente falsi che hanno particolarmente a cuore, apprezzandola e difendendola, l’azione di questa amministrazione nel suo borgo marinaro.
Profili che in due casi hanno rubato indennità reali, cosa che abbiamo immediatamente sottoposto ai legittimi proprietari, che almeno in un caso ha proceduto con una denuncia.
Del resto il voto plebiscitario porta a inebriarsi un po’ come la sbornia ma il senso di autoritarismo e la totale assenza di democrazia, caratterizza l’amministrazione civica del Sindaco Tripoli, oggi è pure incalzata dal prosindaco di Aspra.
Tutto questo rende sempre più valida la considerazione diffusa che di turismo in questa città non se ne capisca assolutamente (e forse, volutamente) nulla, scambiando (più o meno consapevolmente e pretestuosamente) la promozione delle aziende amiche, in promozione del territorio, producendo pubblicità a spese dei cittadini per i bacini dei voti dei vari assessori e politicanti.
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