Dom. Nov 24th, 2024

Non c’è più maggioranza in consiglio comunale e le ultime vicende che gettano ombre sul progetto di finanza per l’illuminazione pubblica hanno reso la seduta di consiglio comunale di oggi, incandescente.

Nonostante le accuse di irresponsabilità affidate ai comunicati stampa nei confronti dell’opposizione, l’unica vera apertura è venuta proprio da parte loro.

Lo stesso sindaco lo riconosce: questa amministrazione non ha più maggioranza e non può procedere con i lavori. Filippo Tripoli si accalora e indica il programma come unico metro di giudizio, appellandosi a coloro che lo hanno firmato e si sono presentati con lui ai cittadini, e oggi invece sono dall’altra parte. La colpa sarebbe loro, loro avrebbero tradito le aspettative.
Nella sua giunta c’è gente che quel programma non lo ha proprio firmato, e non ci ha mai creduto, eppure è là. Quando magari ci si accorge di un certo modus operandi, non si vuole essere considerati nel mucchio e si cambia rotta. Tanto di cappello.

Che il sindaco sia alla frutta lo dimostra la sua frase in cui dichiara di “essere disposto a mettere tutto in discussione”, pur di presentarsi agli elettori alla fine della sindacatura con lo stesso progetto civico.
L’opposizione molto chiaramente, si è detta disponibile a votare quegli atti che sono imminenti per i cittadini a fronte di un gesto di reale consapevolezza della situazione, che potrebbe essere l’azzeramento della giunta.
“La minoranza comunica alla città che, durante il consiglio comunale di oggi 5 aprile 2023, il Sindaco Filippo Maria Tripoli dichiara pubblicamente di non avere più una maggioranza di governo”, si legge in un comunicato diffuso in serata.
“Di fronte all’apertura politica dei consiglieri di minoranza, il Sindaco preferisce abbandonare l’aula ed evitare di adottare le dovute azioni politiche necessarie a ridare alla città una maggioranza di governo qualificata, preferendo rischiare di perdere opportunità importanti per la città, pur di confermare il suo progetto politico.”
Un azzeramento degli assessori come atto di resa per un esperimento, quello civico, che era destinato a fallire, non appena si sarebbe dovute scontare le cambiali degli impegni presi con tutte le diverse anime.
Il sindaco Filippo Tripoli ad un anno dalle prossime elezioni, oggi non può più governare la città, non ne ha i numeri.
Ma non è l’ultimo dei suoi problemi.
La vicenda del progetto di finanza per l’appalto delle pubblica illuminazione, affidato ad una società di cui è socio al 49% il fu assessore della giunta Tripoli, Angelo Barone, venuta fuori in una conferenza stampa dall’ex sindaco Patrizio Cinque, è approdato in procura, e sono stati trasmessi gli atti a tutta una serie di organi di controllo tra cui l’Anac, l’autorità nazionale anticorruzione.
Nei giorni scorsi il gruppo consiliare di Forza Italia aveva chiesto al sindaco di riferire in consiglio, ed è intenzione di altri gruppi di convocare una seduta straordinaria su questi fatti riferiti da Patrizio Cinque, per mero spirito di servizio la città.
I problemi di maggioranza e la presunta questione morale potrebbero spingere in direzione della sfiducia per il sindaco Filippo Tripoli.

Foto tratta dal Pungolo di Pino Grasso

Una voce che nelle ultime ore girerebbe con una certa insistenza, ma sulla quale nutriamo serissimi dubbi.
Resta l’amarezza di una realtà che chiunque può verificare andando a vedere l’intervento del sindaco Filippo Tripoli sul canale YouTube del Consiglio Comunale di Bagheria: quando si parla del programma della città si cita lo stadio di Aspra, si parla del polo multiculturale del mulino Cuffaro e ancora una volta, MAI si parla dei problemi delle strade di Bagheria.

#bravofilippocomplimenti #bagherianonecomunepertutti

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.