Si contenderanno con i Neanderthal attualmente al governo, il territorio bagherese che al loro patrono è costato 7 anni di condanna penale.
Da qualche giorno eravamo in fibrillazione con voci che si rincorrevano; lo sdoganamento regionale, e le sentenze portavano in direzione di una restaurazione, e così finalmente è stato.
Che qui a Bagheria si stesse coltivando terreno fertile per la politica di 30 anni fa era evidente a tutti. E le ultime rivelazioni, rientrano proprio in quel modo di fare amministrazione. Ma adesso che l’isola del Giurassico è pronta, il ritorno della Democrazia Cristiana con nome e cognome, chiarisce le posizioni. Il gruppo consiliare a palazzo Ugdulena sarà dunque composto da Pina Provino che si smarca dal gruppo che fa riferimento a Daniela Vella, da Anna Zizzo che lascia il gruppo di esuli che aveva formato e che rimane all’opposizione e da Sergio Cannizzaro che sarà anche cordinatore provinciale, evidentemente un ponte, in consiglio comunale tra il gruppo di Maurizio Lo Galbo e questo di nuova formazione che sancisce una reunion d’altri tempi.
Scopriremo presto se la posizione dichiarata, opposta a quello che era il delfino di Totò Cuffaro, Filippo Tripoli, è reale o di facciata simil Gino Di Stefano, e se in nome di una volontà maggiore tutta la DC nascosta a Bagheria, non faccia fronte comune, considerando che il commissario cittadino sarà Ezio Di Liberto, vicino al gruppo di Bartolo Di Salvo e legato da vincoli di parentela con l’ex assessore Angelo Barone, oggi al centro della vicenda del relamping a Bagheria. Sarebbe veramente sconfortante se insieme a loro dovessimo rivedere Partito Democratico o Fratelli d’Italia. Questi ultimi in Sicilia e a Palermo hanno dovuto alzare la coppa del trionfo mano nella mano con Dinosauri sopravvissuti alla glaciazione che sarebbero improponibili ovunque. I primi invece pur di governare qui a Bagheria hanno fatto finta di non sapere chi c’è dietro alcune liste civiche.
La sinistra ideologica, la destra ideologica asservite alla poltrona?
Oppure tutti contro il sindaco uscente Filippo
Tripoli, che pensiamo abbia delle cose da chiarire ai cittadini un po’ più di quanto fatto nell’intervista al Pungolo, e speriamo per lui solo ai cittadini.
Se anche così fosse, tutti contro Filippo, sarebbe anche un tutti contro tutti per ovvie (???) incompatibilità.
Ci sono centro, destra e centro destra, almeno due anime progressiste, e una serie di incognite.
A noi piacciono anche gli outsiders: non li conosceva nessuno, spuntano dal nulla, creano opinione, smuovono dubbi, sono inattaccabili, non hanno passato, si muovono nel presente e pensano al futuro, li puoi amare o odiare, ma li trovi lì, nei tuoi pensieri, sempre più presenti.
Comincia lo spettacolo compriamo i pop corn.
#bagherianonecomunepertutti
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