Gio. Nov 21st, 2024

Non riusciamo a rintracciare per le strade, stamattina gli operai dell’azienda che si dovrebbe occupare degli interventi di manutenzione sulla pubblica illuminazione.

Girando per Bagheria, abbiamo provato a verificare dove stessero lavorando gli operai dell’azienda che con circa 2200000 euro, fondi di Agenda Urbana acquisiti durante l’amministrazione precedente, si starebbero occupando di 3000 punti luce in città, la Celi Energia di Santa Ninfa, rintracciandoli in corso Baldassarre Scaduto.


Nei giorni della propaganda sembrava che i tecnici fossero in tutta la città, con sindaco al seguito a mandare vocali e immagini ai cittadini: “qui abbiano fatto… e luce fu…” con interventi a chiazze che sanno di surreale. Una strada al buio e solo due lampioni che illuminano un panificio, è l’esempio più calzante.

Scopriamo però che, allora, sulle strade con il primo cittadino, si sarebbero visti solo i mezzi di GSimpianti, che non avrebbero potuto intervenire se non dopo il temine degli altri lavori, a meno di una clamoroso sub appalto.
La presenza sul territorio di più ditte e società per lo stesso servizio, proclamate allo stesso momento, ci pare proprio scaturito dalla voglia di creare un quadro poco nitido sulla vicenda, per la quale è stata interessata la procura, con una nota in prefettura, inoltrata anche ad una serie di organi che poterebbero essere interessati, tra cui l’Autorità Nazionale Anticorruzione, che sul conflitto di interessi, ha indicazioni precise.

L’obiezione che l’ex sindaco Patrizio Cinque, sottopone all’opinione pubblica è che l’ex assessore Angelo Barone ha contribuito, con il suo ruolo all’interno della giunta, alle operazioni atte all’assegnazione del progetto di finanza per 20 anni con un valore non lontano dai 18 milioni di euro, già in regime di conflitto di interesse poiché titolare di una azienda la ElleBi che operava nello stesso settore in consorzio con GSimpianti. Non poteva non conoscerla. Ed in questo esiste già violazione.

L’Anac con delibera del 29 marzo 2017, n. 358 ha affermato che il conflitto di interessi deve rispettare alcuni principi. In primo luogo, deve essere attuale, cioè deve essere presente al momento dell’azione o della decisione del funzionario. In secondo luogo, deve essere potenziale e su questo punto già si è dibattuto. In terzo luogo, deve essere apparente, cioè può essere percepito all’esterno come un conflitto. In quarto luogo, può essere diretto, ovvero deve comportare il soddisfacimento di un interesse del soggetto tenuto al rispetto del Codice di comportamento. Infine, può essere indiretto, ovvero deve attenersi a entità o individui diversi dal soggetto tenuto al rispetto del Codice di comportamento.

Possiamo però ipotizzare, con uno sforzo di credulità, che fino ad allora, molti componenti della giunta e l’organo di controllo non fossero a conoscenza delle “necessità professionali” dell’assessore, per le quali rifiuterà il rientro in amministrazione. Ma nel momento in cui si assegna il progetto di finanza alla neonata Baaria light, tutti si sarebbero dovuti accorgere di chi fosse il socio a cui generosamente GSimpianti regala il 49% della commessa ottenuta: l’azienda di Angelo Barone.

Le linee guida dell’Anac chiariscono quale doveva essere la posizione di Barone, che invece era presente e ha votato tre atti di indirizzo politico in favore dell’assegnazione di questo appalto, e le cui indicazioni andranno poi all’organo che assegna l’appalto, l’Urega, che in nessuno modo può avvedersi di quanto avviene prima e dopo, cioè di quello che inficia tutta l’operazione, e che prefigura l’insorgere delle responsabilità, penali, amministrative e disciplinari, individuate dall’articolo 42, comma 3, del codice dei contratti pubblici. Quando il Sindaco Tripoli in una di quelle interviste troppo morbide, glissa le domande e si appella a quell’organo di controllo come responsabile dell’espletamento della gara, sa bene di agitare le acque, e lo dovrebbe sapere anche l’organo di controllo proprio del comune.
Non funziona così! Il Sindaco deve spiegare ORA!!! Questo è “il tempo debito”!!!

#bravofilippocomplimenti #bagherianonecomunepertutti

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.