Mar. Set 17th, 2024

L’emergenza idrica e le difficoltà della città si amplificano se dipendono da punti di riferimento che non si sono voluti, che non si sono cercati. Non si possono dare agli altri responsabilità che sono proprie.

La componente del Partito Democratico che ha un referente preciso, il Vicesindaco di Bagheria Daniele Vella, evidentemente non è sufficiente a garantire una copertura ed un appoggio regionale per quelle che possono essere le emergenze, come quella idrica che sta investendo anche la nostra città. Se l’attivazione di un pozzo costa 60000 euro coi 150000 euro ottenuti per il Museo del Cinema (che dicono serva ad impostare il figlio di un militante storico) ne mettevamo in funzione tre.

Perché chiedere ad altri? Perché non chiedere ai propri referenti (avendone) di attivarsi per velocizzare i tempi?
Come avevamo suggerito qui, molto prima che ne parlassero tutti (forse proprio ispirati da noi, ma ci siamo abituati), la messa in pristino delle vecchie fonti private e non, potrebbe essere una soluzione, ma l’essersi attivati molto tardivamente potrebbe rendere la soluzione stessa inefficace.
La colpa sarebbe della regione che ritarda il decreto di autorizzazione all’utilizzo del pozzo e secondo quanto riferisce il sindaco, in ritardo sarebbero i finanziamenti, necessari poiché il comune non ha i fondi sufficienti (magari risparmiando sui patrocini onerosi agli amici degli amici di sinistra ?!?). Immaginiamo dunque che il sindaco e i suoi uffici abbiano esperito tutte le vicende burocratiche. Che quel foglio sbandierato con data 7 giugno (il giorno prima delle elezioni stava pensando ad attivare i pozzi) sia la richiesta di attingimento e la contestuale pratica per il Genio Civile, altrimenti possiamo aspettare il diluvio biblico per avere acqua in città.

La scelta di occultare i simboli partitici la si paga adesso. La colpa non è di quelle forze politiche che avendo una identità precisa e dei referenti regionali e nazionali, dai banchi dell’opposizione pressano questa amministrazione chiedendo quegli interventi necessari a fronteggiare gli imprevisti, la colpa è di chi ha scelto di fare tutto da solo.
Vedere un sindaco con una maggioranza schiacciante, e un risultato plebiscitario, IMPLORARE AIUTO, alla professionalità dell’agronomo Vincenzo Lo Meo (ex sindaco, ex assessore, ex consigliere comunale) perché in evidente difficoltà nella gestione del verde pubblico e dell’emergenza idrica, pone in cattivissima luce tutte le scelte fatte a cominciare dalla giunta che poteva essere più tecnica, ma sulla quale pesava il doversi sdebitare politicamente.

Vedere un sindaco con una maggioranza schiacciante, e un risultato plebiscitario, CHIEDERE SBRAITANDO AIUTO, ad una forza politica di minoranza rea di aver chiesto conto e ragione dell’operato in clima di emergenza, solo perché quella forza politica nella sua coerenza, non si sente obbligata a mettere a disposizione i propri referenti regionali, non per insensibilità nei confronti del problema e della comunità, ma per necessità di un coordinamento e di una collaborazione che poi all’atto pratico, questa amministrazione rifugge, la dice lunga sul danno che la scelta del civismo a tutti i costi ha fatto e sta facendo alla città.

Ci sono i referenti del PD, ci sono i referenti di Sud chiama Nord, poi ci sono quelli più nascosti di alcune liste, e di alcuni consiglieri comunali e membri del CDA di AMB, per non parlare del sospetto che altri referenti ci siano visto la nuova vicinanza alla sinistra dei corpi celesti.

Perchè non chiedere a loro?
Perché con loro il conto è chiuso!
La linea di credito si è esaurita e nessuno muoverà un dito fino alle prossime spartizioni tra bagheresi “doc” che amano la città, come dice una certa anima candida.
La amano talmente tanto che vorrebbero portarla dentro sempre con loro, mangiandosela tutta in nuova eucarestia (per restare in temi ecclesiastici tanto cari all’anima candida di cui 😉).

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.