Gio. Set 19th, 2024

Se nonostante i lavori e la benevola mano taumaturgica del feudatario ex assessore, il plesso perde spesso pezzi, forse c’è un problema di gestione(?). La tattica dello struzzo non è sempre la tattica migliore.

Ancora disservizi dalla scuola di piazza Leonardo Da Vinci dove un tubo si è rotto causando una copiosa perdita. Dalla segnalazione giuntaci nella prima mattinata, a quella giuntaci qualche minuto prima della campanella di fine lezione, l’unico intervento pare essere quello di avere transennato. Senza avere comunicato nulla ai genitori sulla natura del guasto e la provenienza delle acque.

Non sappiamo lo stato degli altri edifici scolastici comunali ma le segnalazioni che fanno i cittadini sul plesso storico dedicato all’illustre compaesano, Giuseppe Bagnera, sono veramente frequenti.
Non il nostro accanimento, ma quello della sorte, o dell’incuria, oppure, diventa lecito dubitare della capacità di gestione di chi dirige il circolo didattico.
Immaginiamo ci voglia oggi una certa presa di posizione decisa e anche pubblica affinché nessun possa dubitare della equidistanza tra genitori e amministratori, nello specifico nei confronti di un ex assessore al ramo al cui rinnovato impegno politico, il corpo docenti ha espresso consenso con una candidatura.

Si denuncia inoltre la presenza di un associazione di volontari della Protezione Civile (già al centro di numerose lamentele pubbliche delle altre omologhe perché preferita con troppa frequenza nell’assegnazione dei servizi), che avrebbero libero accesso nell’edificio, e di cui non si riesce a stabilire la titolarità dell’uso dei locali dell’ex casa del custode.

Quando poi si risponde sui social in un certo modo si esterna una sicurezza chiara: posso fare quel che voglio, sono coperto.

Il problema non è l’eventuale illiceità di quella presenza e di quella assegnazione del locale comunali, ma il cittadino che la denuncia. Questo atteggiamento è inequivocabile.
Le clientele, i favoritismi, i silenzi a copertura dei disservizi, sono anticamera di altri fenomeni che radicati assumono altro nome e cognome.
La miopia selettiva che non riconosce i sintomi è troppo comoda. Salire su un palco è dire che si è contrastato un certo fenomeno e poi favorire queste realtà, fa trasparire una assoluta certezza: le due cose sono in contrasto!

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