Ven. Set 20th, 2024

Università al museo: “alle volte cerchiamo l’arte così tanto distante per poi scoprire meraviglie a pochi passi

Tra le numerose ville settecentesche ubicate nella cittadina bagherese, pochi giorni fa è stato “il turno” di Villa Cattolica. Nella giornata del 9 maggio: festa dell’Europa, giornata della memoria delle vittime del terrorismo, così come ricorre il giorno dell’omicidio di Aldo Moro e di Peppino Impastato; Villa Cattolica, attuale sede del museo dedicato a Renato Guttuso, celebre pittore bagherese; si è fatta, ancora una volta, promotrice culturale del proprio paese.

All’ insegna dell’arte e del coinvolgimento dei propri studenti, è stata avanzata ed organizzata una visita guidata da Caterina Di Salvo, insegnante da molti anni al terzo circolo didattico Luigi Pirandello, con una rappresentanza di ragazzi frequentanti la facoltà di scienze della formazione primaria. Trapela senza troppa fatica la genuinità e la necessità di far emergere le meraviglie dell’arte e della storia, da parte della nostra insegnante che, da poco a carico del corso di disegno per la scuola primaria e dell’infanzia, all’università degli studi di Palermo, ci dice: “Quale luogo migliore se non il museo Guttuso?!, alle volte cerchiamo l’arte così tanto distante per poi scoprire le meraviglie a pochi passi, appartenenti al proprio territorio”.

Così, con un clima totalmente leggero e brioso, intraprendiamo il nostro percorso immerso nell’arte, con il beneficio d’avere una guida d’eccellenza: l’ex assessore comunale alle politiche sociali, socio-sanitarie, politiche giovanili e della Famiglia, beni condivisi, rapporti con la chiesa cattolica e le altre confessioni religiose, periferie: riqualificazione e rigenerazione, Emanuele Tornatore.

Senza ulteriori indugi iniziamo il nostro percorso storico-culturale:

Questo museo per noi è un punto di riferimento, un presidio culturale molto importante, voi avrete la fortuna di prendervi cura dei nostri bambini, dei nostri ragazzi. Oggi è una giornata importante – incalza Tornatore e poi riprende: abbiamo sconfitto il nazifascismo, ricordiamo la nascita dell’Europa, ricordiamo il ritrovamento di Aldo Moro e Peppino Impastato, quest’ultimo in grado di ricordarci la bellezza. La maggior parte dei bambini non conosce la bellezza, non sa cosa sia, in tal senso la scuola diventa strumento, portatore di bellezza. Se non facciamo conoscere la meraviglia dell’arte, del cinema, del teatro, i bambini non conosceranno mai la bellezza del mondo. Non limitiamoci, dunque, ad insegnare loro solo a leggere e scrivere, la cosa fondamentale è prenderci cura di loro. Il museo e la scuola sono la medesima cosa. Chi insegna nelle scuole sa che diventa testimone di bellezza. Partiamo, dunque, dal nostro territorio.

Oltre alle opere donate da Guttuso stesso, che riconobbe il potenziale di una delle ville più note del territorio, è stato possibile ammirare opere di altri artisti, quali: Cagli, Mario Schifano, Onofrio Tomaselli, Silvestre Cuffaro, Domenico Quattrociocchi, Pina Calí, Giuseppe Pellitteri ed altri. Completata la visita ci si congeda con sorrisi e leggerezza, testimonianza palpabile di quanto sia incisivo e semplice l’approccio dinamico, dal vero.

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Di Mariangela Facendola

Classe 1995. Laureata in scienze della comunicazione per i media e le istituzioni, regolarmente iscritta all'albo dei giornalisti pubblicisti da marzo 2023, collaboratrice presso "Il settimanale di Bagheria" - da dicembre 2020. Non esiste nulla che foglio ed inchiostro non possano risolvere.