L’ Architetto Francesco Paolo Provino ci propone un’analisi sui flussi veicolari nello svincolo autostradale di Bagheria, evidenziando la necessità di razionalizzazione per migliorare la viabilità e l’accesso alla città.
Mentre assistiamo al coro dei mainstream alla ricerca di intestarsi l’ultimo atto (forse n.d.a.) per il completamento dello svincolo autostradale di Bagheria ed in attesa della corsa al taglio del nastro che prevede sicuramente un affollato parterre, prima di ritrovarci ancora una volta con un’opera inutile, sarebbe opportuno avviare un ragionamento sui flussi veicolari che impattano sull’intera infrastruttura (svincolo).
Senza un riordino dei flussi veicolari che gravitano sullo svincolo non sarà possibile rendere tangibile la bontà dell’intervento previsto, sul piano della viabilità.
Mentre proviamo a dimenticare, per un attimo, che a Bagheria manca un piano razionale sul traffico, il cosiddetto P.U.T., vediamo come attraverso una razionalizzazione dei flussi, sia possibile rendere quantomeno funzionale lo svincolo autostradale.
Il flusso veicolare in uscita dalla rotatoria nord, dovrà proseguire senza l’intersezione da parte di quello proveniente dalla bretella laterale che giunge dalla zona Serradifalco.
Il raggio di curvatura per l’immissione del flusso in detta bretella risulta infatti particolarmente sacrificato ma su questo punto l’eliminazione della sosta selvaggia e qualche modifica ne potrebbero consentire la risoluzione.
L’ingresso delle autovetture avrebbe quindi ben 3 alternative: svoltare a destra in direzione Serradifalco, proseguire per la via Passo del carretto o immettersi lungo la direttrice di Via F. Buttitta, che resterebbe comunque l’unica via di accesso (momentaneamente) per i mezzi pesanti.
L’accesso dei veicoli all’autostrada dovrebbe avvenire esclusivamente dalla via F. Buttitta attraverso, una rotazione che abbia il suo baricentro tra la via Vallone De Spuches e la via Angiò dove, sarebbe pensabile una rotatoria per consentire un ordinato deflusso del traffico veicolare.
Forse ogni tanto il dialogo con la città attraverso il racconto del modello di proposta e la disponibilità all’ascolto, potrebbe contribuire a rendere questa città più a misura d’uomo, mentre una domanda sorge spontanea: ma non era preferibile rendere disponibili subito le risorse indirizzate alla realizzazione della Z.T.L. di Aspra, per esempio, per lo svincolo, senza l’estenuante attesa dell’intervento della Regione?
Francesco Paolo Provino
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