Guardando e riguardando le carte vengono fuori altri particolari sulla vicenda del progetto di finanza per la pubblica illuminazione, che non depongono bene per chi gestì la vicenda.
Anche i lavori appaltati coi fondi di Agenda Urbana per parte della illuminazione pubblica, 3000 pali su cui sta lavorando la Celi energia di Santa Ninfa (Tp), potevano essere appannaggio della joint venture GSImpianti di Giuseppe Sala e Ellebi dell’ex assessore Angelo Barone.
Alla gara infatti partecipò il Consorzio Stabile F2B.
Come si può ben vedere nelle immagini, nel consorzio sono presenti le due aziende che oggi compongono la società Baaria light e che quindi si conoscevano da tempo, circostanza che avvalora la tesi del conflitto di interesse.
Ma soprattutto sembrerebbe evidente il tentativo, tra progetto di finanza e appalto coi fondi di Agenda Urbana, di gestire tutto l’Affair relamping a Bagheria.
Il Consorzio Stabile F2B non si aggiudicò la gara vinta da Celi Energia, per un soffio.
Se non fosse andata così, oggi tutta la gestione del servizio pubblico, sarebbe per il 49%, nelle mani dell’ex assessore Angelo Barone.
Le coincidenze infatti non sono finite.
Il Consorzio Stabile F2B, ha la stessa identica sede dell’azienda di Barone a cui per i prossimi 20 anni, in quota societaria di Baaria light, il comune di Bagheria erogherà 18 milioni di euro: via San Francesco di Assisi a Ciampino.
L’amministratore unico del consorzio, che giocò anche la carte dell’appalto, è lo stesso Gioacchino La Bianca, già zio del Barone, che con Giuseppe Sala di GSImpianti amministra la famigerata Baaria Light che ricordiamo è al 49% di Angelo Barone.
Per quanto la gestione di un appalto pubblico debba avere carattere di limpidezza e trasparenza, chiediamo a chi legge: se ne ricava questa sensazione? Oppure questi intrecci vi lasciano il dubbio che qualcosa possa non essere chiaro? E se succede a noi comuni mortali, perché chi doveva vigilare non ha avuto la stessa sensazione o perché, se l’ha avuta, l’ha ignorata?
Mentre voci insistenti vogliono già qualcuno al lavoro (seppure in una fase assolutamente interlocutoria), continuiamo a registrare un certo funereo silenzio da tutte le parti politiche e delle associazionismo che pare prendere sotto gamba la vicenda. Ma anche da parte dei diretti interessati, tra cui c’è chi ha fatto sapere che si difenderà nelle sedi opportune (che la dice lunga sulla consapevolezza di quel che gli può capitare), ed altri che stanno mettendo in giro voci di una possibile querela nei confronti dell’ex sindaco Patrizio Cinque reo di avere rivelato la vicenda durante una conferenza stampa al Meta Gaming Pub, che noi abbiamo trasmesso in diretta streaming sulla nostra pagina Facebook e che è visibile qui, se voleste ripercorrere le fasi salienti. L’idea della querela potrebbe essere la soluzione perfetta poiché potrebbe accelerare tutte le indagini e chiarire le posizioni di tutti.
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