Ven. Nov 22nd, 2024

Come spesso accade nelle manifestazioni travestite da promozione del territorio qualcosa non è chiara a cominciare dalla quota di partecipazione per gli espositori.

La bellissima manifestazione di promozione del territorio rischia di essere in realtà un affare economico per la associazione organizzatrice, “La piana d’oro”, l’ennesimo cambio di nome (e di mission?) del gruppo Michele Balistreri, Adalberto Catanzaro, Salvatore Scaduto, da anni vicini alla figura politica dell’Assessore Francesco Gurrado, supportandolo nelle varie campagne elettorali.

Il Coordinamento cittadino ReteCivica-Bagheria ci segnala una vicenda che andrebbe spiegata e che riguarda l’organizzazione dello Sfincione Fest, l’evento clou dell’avvento al Natale. Uno dei membri del comitato che è un panificatore, avrebbe voluto esporre il proprio prodotto. Una testimonianza diretta.

Ebbene per potere partecipare all’evento che è anche un contest con un vincitore, si devono pagare 150 euro a La Piana d’Oro (iscrizione? spese pubblicitarie?), 500 euro per l’affitto del casotto espositivo (chi li fornisce? I soldi sono per il suolo pubblico o per la struttura? Chi ha scelto il fornitore della struttura? Che accordi ha il fornitore con gli organizzatori?), ed infine pagare il consumo di energia elettrica dovendo inoltre fornire il prodotto gratuitamente senza poterlo vendere, diventa per qualcuno un impegno discriminante.

Un contest a cui magari non tutti possono partecipare a stu’ priezzu, quindi un po’ falsato nel risultato (che potrebbe per altro essere scontato), ma c’è anche una vicenda che non è chiarissima.

In un primo momento il bravo giornalista bagherese D.O.C. aveva scritto che lo sfincione sarebbe stato a pagamento, come dimostrano i commenti e le correzioni alla notizia su una nota pagina dal nome improprio, che al massimo solletica (i commenti sono chiari).

Ma questo benedetto sfincione si paga o no? O resterà un mistero come il verso del coccodrillo?

Molto interessante però l’ultimo commento: “speriamo venga gente da altri paesi almeno per l’economia del paese”.
QUALE?!? E COME?!?
Qualcuno può immaginare l’utente dello Sfincione Fest con la sua porzione bella unta di cipolle, olio e ricotta in una mano, e magari una bella bibita nell’altra, entrare in un negozio a comprare un orologio, o una borsa, o un paio di occhiali, un capo di abbigliamento, un gioiello, un elettrodomestico (con magari la machina ad un chilometro e mezzo)?

E infatti moltissimi commercianti del corso Umberto stanno vivendo la manifestazione non troppo bene, giusto all’indomani della chiusura pomeridiana e alla vigilia di un incontro con il sindaco, previsto per il 26 novembre proprio per parlare delle problematiche dello stratuneddu. Una su tutte l’emergenza sicurezza che con la chiusura si è di nuovo resa una tematica pressante.
Altra valutazione, come sarà possibile fare sparire per tre giorni la baby gang di palazzo Alfano? E se ci si riuscirà per tre giorni, come mai non si riesce per sempre?

Dulcis in fundo, il Comune ha erogato all’associazione anche 3500 euro come patrocinio oneroso.

Le iniziative sono tutte belle e interessanti ma come al solito la scelta primaria è quella di garantire l’ammiocuggino di turno, ed ogni assessore come stiamo ricostruendo dal qualche tempo, ha il suo (e qualcuno più d’uno).
Buon Fest a tutti!


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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.