Numerose segnalazioni erano arrivate a questo blog. Non ultimo un comunicato del Movimento 5 stelle. Le politiche sociali a Bagheria sono state tra i più grandi fallimenti dell’amministrazione Tripoli. Con quale faccia si chiede ancora fiducia.
“Il Comune, nel tentativo forse di risparmiare – si legge nella nota diffusa dai pentastellati di Bagheria – ha deciso di erogare il servizio solo ai bambini che rientrano nei requisiti previsti dall’art. 3, comma 3 della legge 104, tralasciando coloro che ne avrebbero diritto secondo il comma 1, nonostante la relazione dell’ASP lo indichi.
Questa scelta ha avuto come risultato un drastico taglio dei beneficiari, passando da 200 a soli 78 bambini. Il Movimento 5 Stelle di Bagheria esprime forte perplessità riguardo alla decisione dell’amministrazione comunale di negare questo diritto fondamentale alle famiglie bagheresi e ai loro studenti disabili, scelta che avrà tra le altre conseguenze quella di negare allo studente disabilie la possibilità di seguire le attività didattiche in maniera proficua.
Riteniamo che non si debba fare cassa sulla pelle degli studenti e delle famiglie bagheresi, sacrificando l’accesso a servizi essenziali. Pertanto, il Movimento 5 Stelle di Bagheria annuncia una battaglia politica e legale per sostenere le famiglie coinvolte. Non lasceremo sole le famiglie bagheresi – prosegue il comunicato – nella lotta per i diritti dei loro cari e faremo tutto il possibile per ripristinare il servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione per tutti coloro che ne hanno bisogno.”
La vicenda fa assolutamente il paio con quella degli asili nido comunali “teneri cuccioli” di via Orazio Costantino e “il bosco incantato” di via Mons. Filippo Arena. Un servizio alle famiglie non erogato con una gara di appalto di cui si sono perse le tracce.
“I soldi e l’impegno per cantare e ballare, ci sono sempre” si legge in una nota del coordinamento cittadino ReteCivica Bagheria, che incontrerà da sabato 14 ottobre i cittadini su corso Umberto, “Bagheria deve essere comunità per tutti, spetta all’amministrazione gestire la città affinché sia a portata di tutti. I servizi per i disabili, il decoro nelle scuole, l’assistenza a chi è rimasto indietro. L’inclusione, parte dalle famiglie e alle famiglie vanno garantiti i servizi minimi e quelli speciali. In questa direzione – conclude la nota – deve andare l’amministrazione che ascolta i cittadini e il territorio, e si fa interprete delle sue richieste.”
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