Mar. Set 17th, 2024

Si è svolto a palazzo Butera un nuovo incontro coi cittadini, l’amministrazione e rappresentanti delle forze dell’ordine sulla questione dei roghi di rifiuti. Costituito un comitato di intervento. Subito pronte alcune contromisure. Il numero della protezione civile servirà per le segnalazioni.

Sull’incendio di lunedì 19 agosto, partito da contrada Monaco, che ha provocato quella disastrosa nube su tutta la città, proseguono le indagini per individuare i responsabili, data ormai per assodata la natura dolosa dell’evento.
Inutile nascondere però, la necessità di immediati interventi nella direzione della prevenzione e della repressione dei fenomeni sui quali si sta giungendo con colpevole ritardo.
L’istituzione ieri di un tavolo permanente di confronto tra quello che è stato battezzato il comitato contro i roghi, le autorità locali, le forze dell’ordine e la partecipata che si occupa dei rifiuti, fa ben sperare per l’individuazione di un percorso comune, tortuoso, lungo, ma almeno un inizio.

Saranno 4 i membri della polizia municipale che si occuperanno specificatamente di collaborare coi cittadini e con gli uomini del locale commissariato, per arginare il fenomeno ed individuare tutti quegli illeciti che in alcuni casi, senza volere creare inutili allarmismi, possono però, per analogia, essere assimilati a illegalità di altra caratura.
Lo hanno annunciato il Sindaco Filippo Maria Tripoli, e il consigliere comunale Domenico Barone, che ha la delega alla sicurezza. Questa della sicurezza è stata sempre una delle nostre priorità, una battaglia combattuta da queste pagine virtuali e in tutte le occasioni pubbliche dove abbiamo potuto sottolineane l’emergenza.
In fondo, anche nel senso della salute, di sicurezza si tratta nel caso dei roghi dei rifiuti, per cui l’istituzione di questo e di altri tavoli di confronto, cosi come abbiamo chiesto più volte, può fare la differenza.

Una delle misure che il comune ha adottato è l’istituzione di un numero telefonico e WhatsApp, al quale segnalare anche la presenza di odori, o di fumi anomali.
Abbiamo contribuito infatti con le nostre inchieste, a delineare 3 o 4 fenomeni diversi legati ai roghi, agli abbandoni di rifiuti, al conferimento sistematico diviso per categorie (il che introduce altre valutazioni), all’esistenza di vere e proprie vasche di raccolta in terreni privati, ma anche, dall’analisi di diverse testimonianze, la presenza di quelle odiose fornaci interrate dove la combustione di certi rifiuti è di natura chimica, i fumi sono riconoscibilissimi anche perché si mantengono bassi a mo’ di maleodorante e venefica foschia. L’intento di chi risponde al 3400880079 è anche quello di mappare quest’ultimo fenomeno che è più difficile da individuare, per questo motivo si invitano tutti i cittadini a segnalare anche questo tipo di fenomeno, indicando luogo e orario, e se visibile, la provenienza dei fumi (anche approssimata).

Altra iniziativa riguarda la vicenda degli sbarazzi abusivi, causa di alcuni abbandoni nelle periferie, per arginare la quale, il comune ha istituito una giornata, che sarà comunicata a breve, dove sarà possibile conferire ingombranti in uno dei CCR più agevoli da raggiungere, senza il vincolo del numero massimo di tre unità, nella speranza di incentivare il conferimento lecito. A questo proposito il presidente di AMB, Vito Matranga, ha tenuto a precisare che gli elettrodomestici privati delle parti nobili, restano comunque ingombranti e come tali andranno conferiti e accettati dai centri di raccolta.

Da tutti è stato sottolineato il clima di collaborazione che sembrerebbe instauratosi per l’occasione; da parte nostra, e del comitato di cittadini di cui siamo stati voce, possiamo assicurare lo stesso occhio vigile sulle vicende e la stessa attenzione ad un fenomeno che non deve minare la qualità di vita dei bagheresi. Tristissimo dovere appurare che qualcuno dei presenti, a causa dell’invivibilità delle proprie zone, si sta adoperando per lasciare definitivamente la città, come dichiarato in uno degli interventi, uno dei più centrati tra quelli ascoltati.
Arriva poi conferma da parte delle forze di polizia presenti al confronto, locali e non, che sono in corso una serie di indagini sulle quali non è possibile riferire, ma che ci auguriamo possano presto portare dei riusultati.

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.