Dom. Set 22nd, 2024
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Il sindaco non è il commissario di polizia della città, ma nemmeno può permettersi dichiarazioni e uscite modello ispettore Clouseau, perché il tema della sicurezza a Bagheria è talmente pressante che nemmeno l’originale, Peter Sellers, farebbe ridere più.

Ci sono voluti 5 anni, una mobilitazione di massa, l’interessamento di un organo riconosciuto come l’Osservatorio Permanente sui Disastri Ambientali e una diretta di 18 minuti che abbiamo realizzato noi dalla nostra pagina Facebook documentando accoratamente, uno dei roghi più brutti registrati a Bagheria, per ottenere quel minimo di attenzione sulla vicenda che altrimenti sarebbe ancora fermi al piccolo incendio sviluppatosi in un canneto per colpa del vento, e alla canna fumaria di un panifico che funziona male. Praticamente un barzelletta studiata per evitare di riconoscere un gravissimo problema e tirare fuori gli attributi per affrontarlo

Per rivedere la diretta
https://fb.watch/uKPMu5rkwF

Dopo un anno e mezzo dall’assegnazione del finanziamento, l’ampliamento dell’impianto di telecamere, è stato finalmente messo a gara solo in questi giorni.
Non una vittoria se anche in questo caso, le denunce dei cittadini sono rimaste inascoltate lungamente, come dimostra la vicenda dei roghi, che , quando non legata a fenomeni più complessi, rientra perfettamente nel clima delle illegalità tollerate tanto da diventare abitudini. Ne è prova l’ultimo incendio, generato dall’esplosione illegale di giochi pirotecnici che potete ricostruire qui.

Non richiede poi chissà quale sforzo, andare a smontare le fiabe dell’amministrazione che evidentemente non ha chiaro il tenore delle cose che accadono nel proprio territorio oppure le ha ben chiare, ma ha altre priorità piuttosto che chiedere una circolazione di forze dell’ordine più pressanti sul territorio.


Qualche giorno fa ci raccontavano:

Nell’ambito delle proprie competenze, ribadendo l’importanza ed il ruolo di tutte le Istituzioni preposte, in particolare le Forze dell’ordine cittadine deputate al controllo e sicurezza del territorio, l’amministrazione comunale ha organizzato un tavolo di confronto con i gestori di locali notturni per discutere di tematiche legate alla sicurezza e al decoro urbano. 
L’obiettivo è quello di costruire insieme un piano d’azione che possa contribuire a migliorare la vivibilità del territorio e soprattutto a prevenire casi di vandalismo e sfregio del decoro urbano, a supporto delle Forze dell’Ordine.

Ci sono comitati di cittadini nati in alcune zone della città che non da oggi lamentano l’incapacità di alcuni esercenti nella tutela dei luoghi dove insistono le loro attività commerciali e un minimo di attenzione al vicinato. Questi comitati spontanei, avevano chiesto un incontro dopo avere ricevuto l’appoggio dei sindacati confederati, che avevano firmato una nota congiunta, proprio per l’istituzione di un tavolo di confronto con l’amministrazione, forze dell’ordine e commercianti, già nel 2022 (dopo 3 anni di denunce sui social).

I cittadini che sanno di cosa si tratta, sanno quali sono le criticità e cosa subiscono, non sono stati nemmeno invitati a dire la loro, e sono i primi che dovevano essere presenti. Perché non è stato fatto a porte aperte? Quali esercenti sono stati individuati tra quelli con criticità ed invitati? E quali sono le criticità alle quali si presta attenzione?
Ricordare che la sicurezza non è compito del Comune significa scaricarsi da responsabilità.
ma non è esattamente così:
se sai che uno di questi locali non è virtuoso nella gestione degli spazi pubblici e delle regole di buon vicinato, intervieni sulle licenze. Se sai che un locale insiste su una zona particolare con esigenze di parcheggio e viabilità non concedi fantasiose occupazioni di strade percorribili o non concedi permessi per fare musica ecc. ecc. Queste sono le responsabilità dell’ amministrazione.
Come mai si ritarda sull’istituzione dei mediatori di quartiere? Perché questa ritrosia a collegare i semplici cittadini che hanno istanze reali e le altre parti in causa?

Ma la favola continua e rischia pure di ridicolizzare chi magari ci sta provando davvero e con impegno non commisurato a mezzi e possibilità.

Nelle ultime due notti due diverse  pattuglie di quattro agenti della Polizia Municipale, dirette dal comandante Maurizio Parisi, hanno svolto un servizio di lavoro straordinario di controllo del territorio, concentrandosi sulle zone più frequentate dalla movida bagherese.
L’iniziativa, inserita nel più ampio piano di sicurezza promosso dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Filippo Maria Tripoli è realizzata anche grazie al supporto dal consigliere delegato alla Sicurezza Partecipata Domenico Barone ed ha visto impegnati gli agenti dalle ore 20:00 alle 23:30.

Si ricorda che il servizio di controllo della movida è in fase di definizione e verrà implementato in modo continuativo nei prossimi giorni. L’Amministrazione Comunale invita tutti i cittadini a collaborare, segnalando eventuali situazioni di disagio o pericolo.

Ma parliamo degli stessi cittadini che pur avendo negli anni denunciato tanti episodi, poi non vengono creduti o non vengono invitati agli incontri?
Pare evidente che non sia ha la più pallida idea di quello che succede nelle strade della città.
In primis la movida alle 23:30 non è nemmeno iniziata, ci sono locali che si riempiono dopo. In alcune zone specifiche, i giorni della movida sono i primi della settimana e non i weekend. I problemi di disturbo della quiete pubblica, per la stessa configurazione del reato (perché questo è) sono più identificabili, soprattutto dopo le 24, e se alle 23:30 smonti dal servizio, ovviamente trovi un clima sereno e un comportamento responsabile da parte dei giovani. Ma certo, non sono ancora arrivati nei locali. Poi però ci sono posti dove, sotto le finestre della gente che dorme, le urla e le risa e gli stereo a palla si protraggono sino alle 2 di notte. Sono questi i controlli? Per altro siete così lontani dalla realtà da non accorgervi che in certe zone la malamovida è addirittura pomeridiana, con risse, scippi, spaccio e quant’altro, come è possibile ricostruire qui.
Ci risulta che quei comitati di cittadini avessero delle proposte fattive realizzabili e anche utili: attuandole si potrebbe dare una mano anche alla Polizia Municipale, che in questi frangenti è chiamata ad un compito ingrato.
E ripetiamo ancora: ma perché non si chiede aiuto al prefetto il sindaco dice che si sono sentiti giorno e notte: c’è un video dove lo dice), verificando la possibilità di intervenire con uno spiegamento di forze programmato e sistematico? Perché no? Cosa c’è che non va nell’avere ogni tanto qualche poliziotto o carabiniere in più per un periodo che gira a Bagheria.

Ci auguriamo che le opposizioni comincino ad essere più incisive centrando meglio il bersaglio e dimostrando che non hanno anche loro interessi da salvaguardare, se non quelli dei cittadini.

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.