La vicenda si inserisce perfettamente nel contesto di abbandono di questa città. Nell’indifferenza dell’istituzione per la quale la parola d’ordine è: lasciamo correre .

L’area privata sarebbe un portico in cui è indicato ogni due metri che è area dotata di telecamere e di proprietà del condominio, e ne è inibito accesso e fruizione al pubblico. I proprietari non riescono ad averne l’uso esclusivo, sopratutto in alcun ore in cui, viene utilizzato come punto di ritrovo, spesso punto di ritrovo per consumatori abituali di stupefacenti. Non è reato – dicono i residenti – e spesso si prova anche a fare due chiacchiere e capirne i motivi. Ma di notte fino alle 2 è una vera tortura. Se qualcuno tenta poi un approccio amichevole e di confronto, altri si sono risoluti ad agire diversamente.

Gli orari di incontro sono nel tardo pomeriggio, fino alla cena, ma soprattutto dopo le 23 fino alle 2 del mattino, quando il silenzio della notte viene rotto degli ululati alla luna amplificati dai portici, sotto le finestre di chi dorme.

L’euforia, riferiscono i residenti, è un crescendo che parte dalle urla e finisce con il saluto ai residenti, tra sgommate di auto e moto, quest’ultime fatte circolare proprio sotto il portico privato, stereo a palla, e clacsonate ripetute.
Spesso per disperazione i residenti dopo un giro di consultazioni delegano qualcuno alla telefonata alle forze dell’ordine, che vengono purtroppo distolte, da altre incombenze magari più importanti.
Questi contesti di degrado, spesso coinvolgono i ragazzi bene, ma come si è visto a Palermo non è detto che fili sempre tutto liscio.
Tra le immagini della video sorveglianza e altre testimonianze, l’intenzione dei cittadini è quella di presentare un esposto alle autorità competenti per violazione di domicilio e disturbo della quiete pubblica, ci sarebbe infatti una perizia giurata sul superamento dei deicibel, con le rilevazioni ottenute da punti diversi.
Bagheria è sempre più terra di nessuno.

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