Gio. Nov 21st, 2024

Mai come in questa città vale la locuzione latina “nomen omen”: un nome, un destino. Il pollice verde di questa amministrazione è racchiuso nel nome della lista che candidò il sindaco, ma si ferma a quello.

Nessun futuro per le Radici. Apparati radicali tagliati in ognuna delle strade in cui si stanno eseguendo lavori in città, con una visione tutta personale dell’urbanizzazione. Piccoli arbusti e numericamente insufficienti per ricreare i corridoi ecologici necessari a molte delle specie ornitologiche; alberelli che non riescono a compensare per funzione i fusti tagliati, spesso più che trentennali. Dopo la ferma presa di posizione di buona parte della città nella vicenda del taglio dei pini di viale Bagnera, che avvenne senza il placet della sovrintendenza dei beni culturali e paesaggistici e nonostante due perizie agronomiche certificassero il buono stato di salute degli alberi, il nuovo metodo è quello di danneggiare le radici per poi fare dichiarare che l’albero è malato e va abbattuto.
Il metodo applicato per la prima volta in via Dante ha ormai preso campo ed è esattamente quello che stava accadendo in via Libertà (dove comunque un albero è sparito) e in via Borsellino per realizzare un parcheggio riparatore del danno ai commercianti e ai residenti arrecato dagli inutili 2,5 milioni di euro, ma soprattutto in corso Baldassarre Scaduto, dove per fare rileggere il sindaco in pectore di Aspra si sta dando fondo ad ogni fantasia.

Ringraziamo il cittadino Giovanni Mineo per la preziosa testimonianza.
Via Borsellino apparati radicali sotto attacco

Altri due alberi sono spariti anche da via Luigi Natoli il che ci introduce allo scenario dei lavori effettuati ala ricerca di consensi in alcune zone dove andava piuttosto garantita una manutenzione costante. Quella che manca in altre strade evidentemente più impegnative e che avrebbero fatto segnare una brutta figura immensa, e intanto i cittadini continuano a segnale via Papa Giovanni XXIII o ancora il marciapiede del plesso Cirrincione, o la depressione in via Baldassarre Scaduto… insomma senza la clientela del Go-kart o delle zone ad alta densità votante, messa non se ne canta.

Segnalato da un utente Facebook che ringraziamo
Ringraziamo la cittadina Alba Aiello
Ringraziamo il cittadino Angelo Conti
Ringraziamo il cittadino Alberto Maggiore che da anni ci segnala il muretto della scuola “Buttita” pronto a crollare nell’aiuola sottostante, con il conseguente rischio per i bambini.

Le immagini sono fatti inconfutabili! Questa città ha bisogno di un cambio rotta in direzione di una integrazione tra verde e urbanizzazione che oggi non è nemmeno lontanamente contemplata, ha bisogno di progetti e non di improvvisazioni secondo i sentiment sui social, ma soprattutto ha bisogno di una visione globale seria e condivisa coi cittadini e con le loro istanze, in una città normale con cittadini tutti uguali.

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.