Torniamo sull’argomento con le prove alla mano: ecco come si chiama il cantiere che i nemici di Bagheria sono orgogliosi di avere concluso.
Se si mette sul piatto della bilancia essere nemici di Bagheria e “nemici della contentezza” non credo ci sia difficoltà a scegliere.
Ricordiamo ancora che questo cantiere fu posto sotto sequestro e che a parte “L‘inchiesta di Bagheria” nessuno ne ha mai parlato.
E a proposito della comunicazione ci piace mostrare nelle foto come l’organo ufficiale di comunicazione del Comune di Bagheria, giochi a fare cedere che si tratti di qualcosa di diverso che un parcheggio e un budello asfaltato, qualche giorno fa, e lo stesso abbia fatto l’anno scorso l’organo semi ufficiale di comunicazione del comune che parla di riqualificazione di contrada Monaco.
Il cartello è lì in bella mostra leggibile da tutti, una delle solite bugie del primo cittadino.
Occhio che anche sui lavori di via Libertà c’è qualcosa che non quadra. Rientrano nella missione di “recupero di aree di emarginazione e degrado sociale “ del PNRR. Emarginazione e degrado sociale in via Libertà… come no!?!
Questa potrebbe essere la spiegazione anche del taglio dei pini in viale Bagnera senza autorizzazione della sovrintendenza dei Beni Culturali e Paesaggistici: parcheggio e ingresso della nuova chiesa di San Giovanni Bosco.
In questo cantiere il parcheggio infatti non era previsto, ma una variante del progetto si è resa necessaria per un pezzo di terreno donato dalla chiesa proprio per essere adibito a parcheggio. Il potere temporale non era stato abolito?!?
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