Un comune dalle priorità molto originali. Se i “teneri cuccioli”avessero 4 zampe forse otterrebbero maggiore attenzione tra i cercatori di voti che ci amministrano. Una delega assessoriale, troppo importante per essere oggetto di scambio politico a pochi mesi dall’inizio delle scuole.

Non è ancora ripartito il servizio di asilo nido nel plesso Teneri cuccioli di via Orazio Costantino che può prendersi cura di 60 bambini, ne “il bosco incantato”.

Un enorme disagio per le famiglie che si chiedono con insistenza cosa manca per l’apertura. La graduatoria degli aventi diritto è stata ormai pubblicata da svariate settimane. La procedura di affidamento del servizio partita con grande ritardo (come spesso accade per le cose importanti di questa città subordinate a canti e balli in favore di telecamere) era andata a vuoto con solo tre manifestazioni di interesse presentate da altrettante aziende e due arrivate fuori tempo massimo. Si era perciò deciso di rinviare i termini per la presentazione delle istanze al 24 Agosto.
Ad oggi, dopo un mese e mezzo, non è dato sapere l’esito della procedura.

Ci pare di intuire tra le pieghe delle carte ufficiali e delle notizie occultate da questa amministrazione che ha doti particolari nel rigirare le frittate, che la soluzione potrebbe non essere alle porte.
Per “il bosco incantato” la vicenda e poi legata a lavori di ristrutturazione e riqualificazione, partiti nel LONTANO LUGLIO 2022, e ad oggi non completati come ben specificato nella delibera con la graduatoria degli aventi diritto.
C’entra nulla il previsionale di bilancio 2023-2025, per cui il comune è stato nuovamente commissariato? Mancano i fondi? Ci sono e non possono essere usati? Se ci sono i fondi e possono essere usati, perché ancora oggi il sevizio non è partito? In che stato sono i locali e gli spazi esterni chiusi da luglio scorso? Che tipo di interventi saranno necessari?

Come dicevamo, la spasmodica ricerca di voti, detta priorità molto molto originali tra cui approvazioni di delibere IMPORTANTISISME. Non vorremmo ci si dimenticasse però delle famiglie, che, pur non volendo distrarre gli assessori dalle loro personali vocazioni a tutela di altro tipo di nucleo familiare (che non sarà mai garantita solamente da un cartello), qualche diritto ogni tanto lo rivendicano.
L’importanza delle politiche sociali e delle politiche di inclusione è stata sottovalutata lungo tutto l’arco di questa sindacatura. Il supporto alle famiglie coi vari gradi di intervento, dall’asilo nido, all’assistenza ai disabili, all’assistenza sociale, sarebbe dovuto essere, nel contesto quotidiano, la priorità assoluta. Queste istanze sono state (come molte altre) sottese ad altre spesso di natura clientelare a garanzia di lobby varie. Così oggi, servizi che si era riusciti, con grande fatica, ad erogare, sono di nuovo diventati servizi di natura emergenziale, con una responsabilità precisa di chi ha gestito le deleghe preposte equamente divisa tra chi ha usato quella poltrona per garantirsi continuità politica, e garantirla a questa amministrazione, e chi ne ha approfittato per entrare in giunta.

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