“Non è volgarità!”, direbbe la Vulvia di Guzzanti, ma un gioco di parole.
La “presa” è quella elettrica, e se di palo parliamo, è quello della pubblica illuminazione. Non sappiamo di certo tutto, ma più di qualcuno che per ruolo dovrebbe saperne, evidentemente si.
Si è diffusa ieri sul sito istituzionale, ma anche trasversalmente sui profili social di esponenti di maggioranza e opposizione (il che fa pensare che certa destra potrebbe non compattarsi mai), la notizia dell’inizio dei lavori di implementazione ed efficientamento della pubblica illuminazione.
Essendo questa problematica una di quelle per cui l’immagine di questa amministrazione paga la sua incapacità di gestione, la notizia è stata diffusa ad arte in maniera che si capisse una cosa per una altra.
Qualche giorno fa si è annunciato un progetto finanziario che prevede per i prossimi 25 anni una collaborazione tra il Comune di Bagheria è una società nata per l’occasione che si chiama Baaria Light, per la gestione e la manutenzione dell’illuminazione pubblica.
Annuncio di esternalizzazione del servizio che lascia molti con l’amaro in bocca: la gestione a terzi della cosa pubblica ha sempre il sapore di una parziale sconfitta, soprattutto alla fine di una sindacatura dopo tre anni e mezzo di avere preso per il… palo cittadini che hanno segnalato disservizi pure al Commissario Basettoni di Topolinia, per scoprire che erano segnalazioni inutili. Lascia poi perplessi il fatto che alla presentazione al pubblico c’erano il Sindaco Filippo Tripoli , il RUP Onofrio Lisuzzo, l’assessore Massimo (Lazzaro) Cirano, ma della società che ha una collaborazione milionaria e per parecchi anni, non si è visto nessuno. Chi sono? Da dove vengono? Di cosa si sono occupati fino ad oggi? Sono troppo brutti per presentarsi alla gente?
Ma torniamo alla veicolazione della notizia:
“… è partito il relamping…” “… fa parte di un progetto più ampio…” “… c’è un numero per le segnalazioni…”
Un primo appalto di implementazione è partito ieri evidentemente, ma non è assolutamente quello di Baaria Light e non fa in alcun modo parte di nessun progetto più ampio. Sono due cose distinte e separate. La Celi Energia Srl di Santa Ninfa(Tp) si è aggiudicata i lavori di efficientamento di 3000 punti luce a Bagheria, non manutenzione ne altro. Importo dei lavori quasi 2200000 euro (due milioni duecento mila).
Quando finiranno consegneranno alla cura della neonata società la manutenzione futura di questi pali.
Gli operai che i cittadini bagheresi vedranno all’opera (speriamo con tutti i presìdi di sicurezza non come nelle foto diffuse ieri) potrebbero essere scambiati (molto proficuamente per l’immagine del comune) per quelli dell’azienda del proclamino di qualche giorno fa, ma non lo sono. A completare questa illusione, la diffusione del numero per le segnalazioni di guasti.
Considerando che basterebbe intervenire su tutta la linea perché in tre anni e mezzo di abbandono tutta la città è più o meno al buio, non sappiamo quando quel numero potrà essere operativo, e non lo sarà di certo nei prossimi mesi per i pali affidati alla Celi Energia, per i quali si dovrà solo attendere il programma di intervento. Ma basta ragionarci un attimo: quanto è economico riparare un palo che andrà sostituito? Quanto è economico farlo così a caso, un po’ qua è un po’ la?
Quello che Bagheria necessità al più presto è una narrazione della realtà ripulita dai proclami trionfalistici del niente, una aderenza alle istanze dei cittadini che se chiedono patate non vogliono fagioli, e l’immediata interruzione del concetto clientelare per cui i sevizi normali per i cittadini siamo quasi favori mirabolanti fatti a questo territorio. Troppa carne al fuoco come se non ci fosse un domani.
#bravofilippocomplimenti #bagherianonecomunepertutti
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