Mar. Ott 22nd, 2024

L’incontro periodico tra l’amministrazione e il comitato spontaneo di cittadini contro i roghi ha delineato vecchi, nuovi scenari.

Che ci sia stato un netto miglioramento della situazione in contrada Monaco è cosa evidente a tutti anche se, lo stesso Sindaco Filippo Maria Tripoli, ammette di temere possa solo essere di natura temporanea. Restano però altre zone sulle quali è necessario intensificare il controllo del territorio, perché, in queste, il fenomeno non si è affatto mitigato, sembra anzi essersi adeguato agli orari di servizio della polizia municipale per scansarne sapientemente i controlli.

Negli ultimi incontri si erano annunciati una serie di provvedimenti che avrebbero dovuto aiutare in questa lotta alla illegalità, alcuni dei quali però stanno tardando ad essere messi in atto. Uno di questi è l’iniziativa dello sbarazza cantine, con la possibilità di conferire in area mercatale, in un giorno specifico della settimana, un numero di ingombranti non limitato numericamente alle tre unità, per scoraggiare il fenomeno dei trasporti abusivi con relativo abbandono in periferia, con i classici motocarri della Piaggio.

Queste lungaggini sono molto inopportune, considerando il legame univoco, abbandono-roghi. Quando si invoca l’adesione al catasto degli incendi, e si parla di roghi legati alle speculazioni edilizie (come avvenuto durante l’ultima riunione dello scorso 2 ottobre), sembra quasi non si inquadri con la dovuta gravità, il profilo criminale che opererebbe dietro questo fenomeno.

I cittadini temono che ancora oggi nonostante tutto, possa, in qualche modo, essere preso sotto gamba il fenomeno. Il comitato spontaneo contro i roghi collaborando con l’Osservatorio Permanente per i Disastri Abientali, ha prodotto copioso materiale, tra foto, video e coordinate, che seppur allegato ad un esposto in procura, nessuna altra autorità, né le forze dell’ordine, ne ha richiesto la visione, nemmeno i partecipanti a questo tavolo tecnico.

La vicenda dei roghi si inquadra perfettamente nel contesto più generale di una certa difficoltà di controllo del territorio, e la collaborazione tra le forze dell’ordine preposte, potrebbe contare anche sugli interventi e l’aiuto della comunità, ma è evidente che su questo si deve lavorare, soprattutto se il comune organizza gli incontri con le forze di polizia (cosa dichiarata dal sindaco) in momenti diversi da quelli con i cittadini (che la mano sinistra non sappia cosa fa la mano destra?)

Sono i cittadini che hanno individuato tra le possibili cause dei roghi che infestano via consolare e le scuole a ridosso della SS113 (anche se le dirigenza di alcune di esse proprio non se ne accorge), la pericolosissima è venefica combustione del letame proveniente dalle numerose stalle abusive che insistono su varie zone di Bagheria. Come successo in un quartiere di Bari, una dozzina di anni fa, cosa che potete ricostruire qui.

Una somiglianza anche con gli ultimi roghi avvenuti in quella zona recentissimamente, quantomeno suggestiva. In contrada Monaco ( proprio alla fine del prolungamento di via Dante, teatro delle vicende più gravi),o ancora in via Dolceimpoverile, e nella zona a ridosso della statale partendo da dietro il plesso di Villa Santa Teresa, la gestione più o meno abusiva di animali è cosa notoria a tutti tranne che ad ASP e all’Assessore al benessere degli animali, che magari dimentica che anche suini, ovini, equini, sono parte della fauna e rientrano nella sue competenze, seppure non ci sia associazione di volontari votante interessata alla loro cura. Forse ricordiamo male, ma è lo stesso assessore che ha la delega ai rifiuti?

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.