Gio. Nov 21st, 2024

Per evitare doppi pignoramenti, SOGERT e EQUITALIA, il comune di Bagheria, sempre sensibile alla difficoltà delle famiglie, ha pubblicato oggi sul sito istituzionale un importante avviso fiscale, da non prendere sotto gamba.

Finita la competizione elettorale, e la pax comunicativa, riprende l’attività degli uffici comunali e la normale routine.
Il sito istituzionale del Comune di Bagheria avvisa che le cartelle esattoriali relative alla Tares 2013 dei contribuenti morosi (a vario titolo), ricevute entro dicembre 2023 (altrimenti oggi sarebbero prescritte) e per le quali il comune non aderì alla rottamazione, poiché per esigenze di bilancio erano già iscritte al ruolo, non sono di competenza dell’Ufficio Tributi dell’Ente, ma sono da regolarizzare con l’ADER Agenzia Entrate e Riscossione, che purtroppo notoriamente è meno vicina alle esigenze del territorio.

Scrive il Comune:
si tratta di cartelle Equitalia
L’agenzia infatti specifica che per la riscossione delle somme non pagate spontaneamente dai contribuenti sulla base degli avvisi di pagamento spontaneo di cui alla relativa procedura di riscossione diretta e delle somme accertate con il procedimento di controllo svolto dall’ufficio, si procede per la riscossione coattiva mediante iscrizione a ruolo tramite l’Equitalia Spa.

Come descritto nella seconda parte del comunicato reperibile qui, è importante definire al più presto la propria posizione, per non incorrere nel rischio reale (qualora si fosse morosi anche per la Tari il cui recupero coatto è affidato ad azienda privata, la SOGERT) di un doppio pignoramento anche del conto corrente.

Le tasse comunali devono avere la priorità sul proprio bilancio: grazie ad esse, l’apparato locale funziona e i servizi vengono resi alla popolazione, con quella solerzia che nonostante i morosi, il nostro Comune riesce a garantirci. Grazie al risultato della percentuale della raccolta differenziata raggiunto dai cittadini, per restare in tema, la Tari non ha subito aumenti, che è già buona cosa (anche se con gli sgravi ottenuti ci si aspettava piuttosto un ribasso della tassa).

Bisognerebbe verificare ad esempio, se tali agevolazioni economiche, possano essere utilizzate per sanare parte della morosità dei cittadini che magari non hanno pagato perché in difficoltà economica momentanea.
Bene invece l’azione repressiva contro i grandi evasori, nessuna pietà e maggiori indagini per verificare se ci sono anche capitali all’estero in qualche paradiso fiscale.

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.