Incassato il primo no da uno dei due condomìni in via Libertà nella riunione per consentire l’accesso al parcheggio della discordia.
Nella prima delle due riunioni, con i due condomìni che insistono nell’area privata che si vuole destinare a parcheggio pubblico, si incassa il primo NO.
Questa del parcheggio, che il sindaco voleva quasi far passare per progetto definitivo, è una vicenda non chiara.
Il terreno è una proprietà privata di 9 mila metri quadrati che al momento non ha destinazione d’uso, in una zona che è indicata come centro storico. Una piccola oasi verde in cui già il primo giorno, smuovendo un po’ di terra con un ruspa si sono danneggiati rampicanti e potato un ficus in maniera selvaggia, dicono, per poterlo spostare, ma molto più probabilmente per poterlo rimuovere con facilità.
La generosità disinteressata nel volerlo concedere per i prossimi sei anni in uso gratuito al Comune, si sposa male con un certo accanimento denunciato da molti testimoni da parte della proprietà. In una città con il Piano Urbanistico Generale ancora da definire, è possibile che su certi terreni si decida di apporre criteri di edificabilità con la stessa generosità? Si spiegherebbe così una certa animosità nel cercare di ottenere l’assenso per la realizzazione di questo parcheggio?
Quello che stupisce è una certa miopia del primo cittadino che se da un lato cerca di garantirsi i consensi propagandistici ed eventualmente quelli clientelari, dall’altro si sta inimicando residenti ed esercenti che mai più ne sposeranno il percorso dopo l’evidente danno e disagio che stanno subendo. Questa come la recuperi? Cosa dovrai promettere? Restiamo in ascolto con curiosità.
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