La città abbandonata, le lotte in aula consiliare per capire come abbandonare meglio la città, disservizi che smentiscono il racconto del magico mondo dei mini pony.

Secco, in poche parole: Monte Catalfano orgoglio ecologico della città delle ville, promontorio gemello di Monte Pellegrino, nel degrado nonostante tutto e nonostante i proclami che sono risultati RIDICOLI da parte del sindaco, il giorno dopo pasquetta. Ecco le foto vere, non quelle di un anno fa spacciate per recenti.

Secco, in poche parole: sabato sera lungomare di Aspra al buio e desolato. Linea Verde è andata via e ha dimenticato le luci spente, oppure sulla pubblica illuminazione al momento meglio essere attenti. Bagni pubblici chiusi ermeticamente (ulteriore orribile buffonata), come pure il casotto per le informazioni turistiche(?????). Ecco le immagini vere non patinate.

Secco, in poche parole: affidare la gestione idrica ad Amap è stata una grande sconfitta per la città e i cittadini che hanno avuto problemi lo sanno. Se puoi fare passare, come hai fatto in questo caso, la soluzione del problema come un favore personale (si chiamano clientele), non puoi seguire tutte quelle decine di cittadini in coda per ore a Villabate per risolvere anche le cose più banali. Ecco le immagini vere in via Mattarella di fronte la chiesa di San Pietro, e questa è l’unica cosa che non è secca.

Infine, secco, in poche parole: una visione urbanistica sui generis e sopratutto senza nessun confronto, concentrata nel corso Umberto I. I paletti e i cenotafi sono pomo della discordia, la cura dell’incuria. Ecco le immagini vere, senza filtri e senza false didascalie.

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