Si immaginano scenari con lidi mentre i cittadini segnalano sempre più spesso, forte incuria dell’arenile.
Mentre si aprono le polemiche sulla gestione del litorale della frazione marinara di Bagheria dove da anni non si riesce nemmeno a regolamentare la vendita abusiva del pesce, ma si immaginano scenari con lidi aperti su zone con divieto di balneazione, i cittadini segnalano sempre più spesso forte incuria dell’arenile.
Accade ogni volta che si spengono i riflettori degli eventi estivi e di quelli legati alle devozioni religiose. Da una settimana uno scafo da diporto portato dalle mareggiate è stato lasciato in balia delle onde sugli scogli adiacenti la vecchia colonia, subendo ogni giorno danni e rilasciando tutti i materiali interni che si depositano sull’arenile e nelle acque.
La difficoltà di ottenere servizi basilari, cozza i questa città con la necessità di trasformare spesso questi servizi in favori personali di cui dovere essere grati.
Tacciono poi le blasonate associazioni ambientaliste, ad eccezione della sezione Sicilia nord occidentale del WWF che con dei gruppi locali, domenica 2 febbraio alle 9 si occuperà di rimuovere i rifiuti nella zona denominata “la playa”.
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