Sab. Nov 23rd, 2024

La promozione del territorio diventa un affare vantaggioso per le associazioni? Soldi dalla regione, dal comune, dai partecipanti e dagli sponsor… E per il paese?

Se mi parli di promozione del territorio e poi mi piazzi una bancarella che fa concorrenza spudorata con gli stessi prodotti giusto davanti ad un negoziante storico dello stratuneddu il dubbio che del ritorno economico per la città non te ne possa fottere di meno, lo sollevi abbondantemente.

La titolare dell’attività che si è ritrovata il concorrente di fronte alla propria saracinesca, ci tiene a sottolineare che la sua lamentela non è nei confronti dell’esercente ma piuttosto è una considerazione di natura generala riferita all’organizzazione.

Trovo questa scelta – aggiunge – inopportuna e dannosa per noi commercianti che operiamo tutto l’anno, pagando regolarmente tasse e tributi per mantenere le nostre attività. Queste manifestazioni, che dovrebbero promuovere e valorizzare il territorio, finiscono invece per penalizzare chi già contribuisce costantemente all’economia locale. Sarebbe bastato solamente spostare di qualche metro la bancarella.
Confido – in conclusione – che si possa stimolare un dibattito su come organizzare eventi del genere in modo più equo e rispettoso per tutti i commercianti cittadini.

Dietro queste iniziative di promozione del territorio c’è sempre una o più associazioni che ottengono fondi e elargizioni da enti vari come Regione o Comuni, ma non si tratta mai di associazioni di volontariato, e lo spirito non è quello della beneficenza. Nello specifico l’associazione è una di quelle che si è spesa nella campagna elettorale dell’Assessore Francesco Gurrado, che con la delega al Turismo in questa equazione della città delle ville e del gusto, può più facilmente promuoverne l’operato.

Nell’ottica di una campagna elettorale continua, è utile che si sappia che la Regione Sicilia ha erogato un contributo di 49mila euro per la manifestazione, ma non al Comune di Bagheria, propio a La Piana d’oro come potete leggere nella delibera qui allegata.

Poi ci sono i 3500 euro (spiccioli) ottenuti dal Comune di Bagheria e infine quelli ottenuti dagli espositori.
Già perché la cosa più grave è il fomentare l’equivoco, generato dalla comunicazione dell’associazione, che a proporre il proprio prodotto nel villaggio gastronomico siano le eccellenze scelte con chissà quale criterio e non si sa bene da quale commissione. Nulla di più sbagliato, gli espositori PAGANO PER ESSERE PRESENTI!
150 euro a La Piana d’Oro, 500 euro per il casotto, e le spese di consumo per l’energia elettrica. Quindi non è l’eccellenza (o quanto meno non solo) ad essere presente sul corso Umberto e nelle aree destinate, ma chi ha potuto o voluto pagare. Non sarà scelto il migliore sfincione, ma il migliore sfincione pagante.

Ma non facciamo che invece del territorio, stiamo promuovendo qualcuno nello specifico, in un do tu des per cose elettorali a venire?
Quanto è rischioso oggi giocare ancora con i contributi alle associazioni?
E intanto continuiamo ad esplorare il mondo degli ammiocuggino di ogni assessore.

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.