Ven. Set 20th, 2024

Spostamenti negli altri plessi senza preavviso, e genitori che non sanno come dividersi prima. Il dirigente si sottrae al confronto. Classi deserte per protesta.

L’avvio dell’anno scolastico non è poi così rose e fiori come lo hanno raccontato le pagine ufficiali.
Stamattina un nutrito gruppo di genitori di giovanissimi studenti delle scuole primarie e dell’infanzia del plesso Puglisi in via Maggiore Toselli ha deciso di non fare entrare i propri figli in aula, all’ennesimo rifiuto di incontro da parte del dirigente dell’Istituto Comprensivo Statale Tommaso Aiello, il professore Nunzio Speciale.
Oggi gli animi si sono anche scaldati e i genitori hanno interpellato le forze dell’ordine per riuscire ad avere questo confronto.

La diatriba si è generata nel momento in cui senza giusto preavviso (secondo quanto affermato dai genitori) e senza cura delle situazioni familiari, alcuni scolari sarebbero stati sposati negli altri plessi (soprattutto il Castronovo), con grandissimi disagi: fratellini che entrano e escono allo stesso orario ma in due scuole distanti, gente costretta ad attraversare la città con il proprio mezzo privato quanto prima poteva andare a piedi (tutti abbiamo visto in questo giorni il traffico tentacolare in cui questa città è stata abbandonata) ed altri disagi.

Immaginate un genitore che debba lasciare alle 8 un figlio al Puglisi e l’altro in via Libertà, al momento in pieno cantiere, attraversando una città congestionata come non si era mai visto.
Ma sopratutto immaginate un genitore che viene privato della scelta di iscrivere i figli in altra realtà scolastica magari più consona alle proprie esigenze, perché trovatosi di fronte al fatto compiuto.
Si lamenta appunto in una nota indirizzata al dirigente e per conoscenza al sindaco, di cui riportiamo il testo:
la mancata comunicazione in tempi utili a valutare l’opportunità di iscrivere i nostri figli in altre scuole, più vicine o rispondenti alle svariate esigenze familiari.

Ma anche:
la scelta di un edificio che riteniamo poco idoneo e poco sicuro perché più volte oggetto di atti vandalici e successive e frequenti chiusure dei locali per riorganizzare spazi e materiali, dovuti evidentemente ad una carenza di opportuna vigilanza.

Ed infine:
la difficoltà dei genitori che si troverebbero ad avere figli in plessi diversi e distanti tra loro, con conseguente disagio organizzativo, sempre che la famiglia sia munita di automobile e non dipenda da mezzi pubblici;
avevamo partecipato, noi genitori con i nostri bambini, agli open day promossi dalla scuola Tommaso Aiello organizzati al plesso Puglisi e l’abbiamo scelta con cognizione e convinzione.

Crollo di calcinacci alla Castronovo nel maggio scorso
Atti vandalici alla Castronovo a partire da aprile scorso

A poco, dunque, è servito avere provato a tacitare tutti gli eventi accaduti nel plesso Castronovo, e al Bagnera, l’ultimo (segretissimo) ad agosto scorso dove sono stati portati via molti computer, evitando con attenzione le telecamere, episodio di cui si è tenuta all’oscuro tutta l’opinione pubblica, nonostante il via vai, tra palestra e casa del custode.
Numerosissime sono le attestazioni che accompagnano questa nota a riprova che il malcontento è trasversale a tante famiglie.
Ma il comune sentire più di ogni altra cosa è rivolto all’atteggiamento del dirigente, sottratosi inaspettatamente all’interlocuzione con le famiglie.
Si legge ancora in un’altra comunicazione a corredo: è stato negato un incontro non rispettando il patto di corresponsabilità e di dialogo reciproco che dovrebbe esserci tra l’istituzione scolastica e la famiglia degli alunni!

Una certa abitudine di sottrarsi al confronto è diventata, purtroppo, modus operandi di buona parte delle istituzioni locali tutte.

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.