Ven. Set 20th, 2024

Nonostante il sindaco uscente, durante il confronto di sabato scorso a villa Cutò, abbia minimizzato parlando di “giovani criminali”, come fosse una giustificazione, la sicurezza è una emergenza in città di cui solo lui non si accorge.

Si sono intrufolati nella notte da una finestra rotta a primo piano in prossimità dell’ingresso della palestra, dal lato in cui si trova l’accesso dei professori. Il sensore della finestra non li avrebbe rilevati. Si sarebbero limitati all’atto di vandalismo tagliando tutti i fili di una centralina, poi il sensore ubicato in segreteria avrebbe fatto il suo dovere, costringendoli alla fuga .
I carabinieri sarebbero intervenuti nella notte senza potere accedere ai locali e verificare, e poi, in mattinata, una volta informati dei fatti, mentre per tutta la giornata è stata assente secondo quanto riferito, per motivi personali, la dirigente. Voci insistenti infatti smentirebbero la versione fornita dal Comune secondo cui sarebbero state le forze dell’ordine a sventare il tentato furto dopo l’attivazione dell’impianto di allarme. Comunque siano andate le cose resta l’emergenza sicurezza in città, una emergenza che questa amministrazione strumentalizza per attaccare politicamente (?) l’unica voce che da 4 anni sta cercando di raccontare quello che si preferisce ignorare, arrivando al punto di fornire versioni dei fatti contrastanti, per assolvere il proprio atteggiamento negazionista.
Peccato ci sia chi si presta a mistificare la realtà, senza approfondire mai.

Questa emergenza, è diventata nel tempo, prima la battaglia di uno con tanti profili Facebook, poi una strumentalizzazione politica, ancora un affare esclusivo delle forze dell’ordine, fino a diventare, nelle ultime dichiarazioni pubbliche, una responsabilità del governo regionale. Nel frattempo però, in groppa ai Miei Mini Pony, c’è chi ha picchiato, in due momenti diversi, due Vigili Urbani, nell’ultimo mese sono entrati 3 volte al Castronovo, una al Bagnera, una al Cirrincione, furti d’auto all’ordine del giorno, e non vogliamo star qui a ripetere i fatti che tutti sappiamo.
A dispetto del pensiero unico, a Bagheria non è vero che le cose sono state sempre così, non si tratta di indicare nei giovani dei criminali a tutti i costi e non è un problema unicamente di Bagheria.
Bagheria è arrivata a questo punto per colpa di gente che dice che Bagheria è stata sempre così e si è girata dall’altra parte; i giovani vanno tolti dalle grinfie dei criminali e proprio loro gridano sicurezza, perché i giovani sono tutti uguali e vanno garantiti tutti, non solo quelli politicamente amici; la sicurezza è un problema di tutta Italia ma come si vede, a Bagheria non lo vogliamo risolvere per non scontentare nessuno.

La foto di copertina è una foto di repertorio

Pensa con la tua testa. Resta sempre aggiornato con noi. Scegli tu come:


Scopri di più da L’inchiesta di Bagheria

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.