Gio. Nov 21st, 2024

Ci spiace profondamente per chi non ricorda Gabriella Ferri e le chiappe chiare di quella canzone. Per la baia dei francesi, avrebbe perso ogni speranza anche lei… di sapere la verità.

Da oltre tre anni, la splendida cala naturale denominata la baia dei francesi, nella zona di Mongerbino a Bagheria, è inibita alla fruizione. 

C’è un annosa vicenda che riguarda l’accesso alla piccolissima spiagetta,  che andrebbe  comunque regolamentato per salvaguardarne la bellezza naturalistica, ma anche storie di abusivismo edilizio che vanno  invece approfondite nelle giuste sedi, per la vicenda in sé, ma anche per presunte irregolarità nel modo di gestire quelle poche demolizioni, effettuate a macchia di leopardo. 
La vicenda dicevamo riguarda pretestuosamente l’accesso a mare.  Pretestuosamente perché, l’accesso a mare, è di per sé inibito da due ordinanze: il divieto di balneazione, e il pericolo di caduta massi dal costone che sovrasta la rada, messo in sicurezza dall’amministrazione in carica nel 2015, quella 5 Stelle che mancò però di programmarne la manutenzione.  Peccato originale dal quale l’attuale amministrazione a secondo mandato non si è mondata (piccolo calembour).

Chiarito che alla spiaggia non si dovrebbe accedere. Rimane il fatto che un cancello abusivo posto in corrispondenza del civico 15t di via Mongerbino, stia ancora in piedi nonostante la sentenza del TAR ne imponga l’abbattimento e la stradella che il cancello custodisce (ci dicono abusiva anch’essa, ma realizzata  nel 1987 col sistema dei cantieri scuola, costata 40 milioni delle vecchie lire della casse comunali), che, essendo appunto abusiva,  potrebbe essere confiscata, messa in sicurezza e restituita alla libera fruizione, riportata e visibile nelle varie mappe.

il cancello abusivo con la video sorveglianza.

Le autorità piuttosto che procedere in tal senso, intendono entrare in possesso di una zona residenziale privata (sé le abitazioni sono abusive o no, lo si stabilirà in altra sede e non è il contendere, né cambia i connotati di una proprietà privata che tale resta in ogni caso) abbattendo un cancello al civico 9 la cui istanza di abbattimento inoltrata dal comune è stata respinta per ben 2 volte dal TAR, con varie motivazioni. 
Questa è la verità che indicano le sentenze.   Non si può usufruire  della baia per problemi strutturali e di acque inquinate, inoltre, comunque, non si vuole procedere all’abbattimento di un cancello abusivo e della sua stradella. Malelingue raccontano che sia sfruttato  come accesso esclusivo per gli ospiti di un vicino BB, nonostante i divieti, grazie ai ritardi di chi dovrebbe intervenire, e che pare abbia insistito per inserire nel Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo, oggi al vaglio del VAS l’ennesimo tentativo illegittimo di spostare il varco.
Ma il divieto di balneazione e di accesso per pericolo caudata massi non dovrebbe essere indicato da appositi cartelli?
Facciamo come il cartello del cantiere fantasma di via Catullo (https://www.facebook.com/share/p/eyzLTX3tQvDSF4s8/?mibextid=WC7FNe), oggi diventato fantasma pure lui?

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.