I cittadini segnalano: due terreni, uno ad uso esclusivo del comune ed uno di proprietà della chiesa San Giovanni Bosco, non sarebbero in sicurezza. La presenza di rifiuti e sfridi edili e di altra natura preoccupa i residenti di via Libertà e viale Bagnera.
Il terreno che doveva essere adibito a parcheggio per residenti e fruitori della via Libertà, i cui lavori sono al momento bloccati, ospita da parecchi mesi sfridi edili e rifiuti non ben identificati che, secondo i residenti dei condomìni (ma anche dando un occhio alle foto), non sono in sicurezza e contravvengono all’ordinanza sindacale in materia di prevenzione antincendio atteso che Bagheria è al momento teatro di eventi legati agli incendi dolosi. I proprietari del terreno indicato, i fratelli Galioto si scaricano però da ogni responsabilità: il terreno è in uso al comune e loro non hanno più nemmeno le chiavi del cancello. Così vanno riferendo proprio a i residenti che lamentano il pericolo imminente.
I lavori in questo terreno, per la realizzazione di un parcheggio a causa del cantiere per la riqualificazione di via Libertà, sembra si siano fermati per una vicenda che riguarda il rilascio di un nulla osta della Sovrintendenza dei Beni Culturali a seguito di un documento sulla cui trasparenza esistono dubbi tali che è stato presentato un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese. Probabilmente i lavori riprenderanno quando si metterà mano al PUG e si potrà cambiare opportunamente la destinazione d’uso del terreno, ma resta il fatto che si iniziarono con una manovra, talmente poco chiara che Comune e Sovrintendenza ad oggi non si sono rischiati a mostrare certe pagine mancanti di un documento, e la querela minacciata dalle pagine istituzionali dell’amministrazione nei nostri confronti, rei di avere denunciato il fatto, non pare cosa molto diversa dal fantomatico canneto che avrebbe preso fuoco recentemente, tranne scoprire che era stato rimosso la settimana prima in un opera di bonifica.
L’altro terreno di cui le attività vicine lamentano la mancanza di sicurezza è quello dove sorgerà la nuova chiesa di San Giovanni Bosco in Viale Bagnera, che confina posteriormente con quell’area trasformata in parcheggio con accesso dal prolungamento di via Dante. La vicenda di quel cantiere fece scalpore perché rimase sequestrato per mesi a causa del sospetto di interramento dei rifiuti. Il terreno oggi ospita le risultanze dei lavori di quel cantiere comunale misto proprio a rifiuti di ogni sorta.
I due terreni quello a ridosso di via Libertà e quest’ultimo, hanno strane analogie: in entrambi interviene il Comune, seppur in modo diverso; entrambi sono legati ad un parcheggio; il progettista della nuova chiesa è lo stesso progettista della riqualificazione di via Libertà; in entrambi casi, la Sovrintendenza ( la cui direttrice non è più la Bellanca che oggi, dopo la pensione, è consulente proprio del Comune di Bagheria), non ha preso posizione netta, da una lato nell’autorizzare lavori su un terreno senza la corretta destinazione d’uso, dall’altro nel non intervenire avendo saputo di un taglio di alberi sotto vincolo paesaggistico proprio all’ingresso del terreno dove sorgere la chiesa e lungo tutto il marciapiede che la costeggia: la triste vicenda dei pini di viale Bagnera.
Oggi il sindaco ha incontrato i commercianti e i cittadini che gli hanno rappresentato le problematiche e le perplessità inerenti la riqualificazione di via Libertà.
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