Nonostante il grande impegno del Comune, non si riesce proprio ad andare incontro ai cittadini per il grandissimo risultato ottenuto nella raccolta differenziata.
Bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare. La situazione dei rifiuti è abbastanza migliorata in città. La raccolta seppur con qualche difficoltà, e la pulizia delle strade, ci hanno salvato da quelle orrende immagini dei cumuli di sacchetti fino al primo piano. La gestione di AMB la partecipata del Comune che si occupa del servizio (una delle poche cose buone ereditate dall’amministrazione 5 stelle), ha solo qualche criticità nelle periferie e nella cura delle aiuole, (la cui pulizia forse non è nemmeno di loro competenza).
Aggiungi anche l’impegno dei cittadini che sono i veri eroi dei virtuosissimi risultati di percentuale di differenziata raggiunti, e infine condisci con l’impegno della SOGERT, la società che si occupa per il Comune di recupero coatto dei crediti TARI, tra pignoramenti dei conto corrente bancari e postali, e fucili puntati (ci vogliono… metaforici, ma ci vogliono, contro tutti quelli che con la scusa delle difficoltà economiche, non pagano le tasse) pronti a recuperare il mal tolto alle casse pubbliche dagli evasori (ci risultano capitali in conti offshore creati grazie alla tari non pagata al comune di Bagheria), senza guardare in faccia nessuno, ed ecco che si completa il quadro di un comune virtuoso come non è mai stato prima in tema di rifiuti.
Purtroppo però possiamo festeggiare solo a metà: il virtuosissimo dei cittadini (non è AMB che differenzia e nemmeno i nostri amministratori che vengono nelle nostre case a dividere i rifiuti al posto nostro), non è stato sufficiente a fare ottenere quello che chiunque si sarebbe aspettato cioè una riduzione degli importi della tassa sui rifiuti, quanto meno per l’impegno. Certo, c’è un CCR che fa una pesatura e applica giusto lo sconto per l’importo del carburante per portare i rifiuti fin lì.
Al momento dobbiamo comunque rallegrarci per non avere subito aumenti.
Certo c’è il problema delle discariche abusive documentate da alcuni cittadini nelle periferie con vasche di raccolta che vengono date periodicamente alle fiamme.
Una di queste ancora molto attiva (quasi ogni pomeriggio) è quella in viale Sant’Isidoro nei pressi del cimitero, a ridosso di un area recentemente bonificata dopo anni di abbandono. Ma dal Comune ci hanno riferito che bruciano abusivamente solo pedane di legno, che vuoi che sia?!?
Certo ci sono interi reportage di cittadini con fotografie del centro storico che fanno accapponare la pelle sopratutto se ce li spacciano come conferimenti, ma non scordiamo come era prima.
Solo che prima, quando c’erano i sacchetti fino al primo piano, non c’erano i cittadini che differenziavano, e non c’era nessuno che ci voleva fare credere che eravamo tali e quali ad in città svizzera, la nuova Zurigo del sud.
La vicenda poi si arricchisce di una voce pruriginosa secondo la quale, tutto il risparmiato per via di quanto siamo virtuosi servirebbe a dare al presidente di AMB, Vito Matranga, un incarico più remunerativo che ne premi la professionalità: magari Direttore Generale. Certo costerebbe molto di più, per via dello stipendio di ben altro peso, ma mantenendo la tassa invariata a carico dei cittadini, tutto il ricavato del riciclo e del risparmio come comune virtuoso, lo si potrebbe investire in una meritata e sacrosanta promozione, atteso per altro che la carica di presidente era ambita da qualcuno, forse uno degli attuali assessori… una voce che girava.
Ci sarebbe poi il risparmio per l’intervento della Regione a rimborso delle spese di trasporto per alcune tipologie di rifiuti all’estero, di cui Bagheria potrebbe essere beneficiaria, (leggi qui) e ancora non sono definiti i costi per il servizio di trasporto, conferimento e trattamento dei rifiuti organici, messo a bando ma con la gara andata deserta.
Nel frattempo ad evidenziare che i rifiuti a Bagheria non sono solo la tassa da pagare, un ennesimo incendio sta interessando contrada Monaco proprio mentre scriviamo alle ore 16:00 del 20 luglio.
La discarica di quartiere potrebbe essere una idea per risparmiare sulla Tari. E c’è poco da fare spirito a respirare quei fumi.
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