La situazione incendi rischia di sfuggire al controllo ogni volta che i venti di scirocco soffiano sulle nostre città.
Ogni allerta meteo ci coglie sempre impreparati. Gli incendi che diventano una costante di queste giornate particolari sono spesso dolosi, e quando non lo sono sono causati comunque dall’incuria dell’uomo.
Mentre scriviamo le fiamme sul ponte dello svincolo di Bonagia in viale Regione Siciliana hanno avvolto alcune autovetture, non sappiamo della presenza di eventuali feriti, tutti sarebbe partito da un capannone in zona, dopo che qualche focolaio si era avuto nello spartitraffico.
Un altro incendio si è sviluppato nella mattinata intorno alle 13 su Bellolampo ed è ancora in atto, mentre nel quartiere dell’Albergheria cumuli di rifiuti hanno preso fuoco.
Anche a Bagheria la situazione di contrada Rajata desta preoccupazione, i residenti sono stati invitati a prestare particolare attenzione e contattare la protezione civile.
Pare inoltre che ci sia anche un operatore della protezione civile che a abbia dovuto ricorrere alla cure dei sanitari del locale presidio di emergenza per un principio di intossicazione da fumo, e che dopo il primo intervento sia stato trasferito a Palermo in ambulanza. Al momento non si conoscono le condizioni di salute dell’operatore che appariva sofferente ma cosciente.
Sarà a questo punto immancabile la polemica sulla tempestività nell’apertura dei tavoli COC, che dovrebbe avvenire, immediatamente alla ricezione di ogni allerta diramata dalla protezione civile.
Sarebbe bene vedere i verbali per capire se non ci siano ritardi nell’attivazione delle procedure.
Mancherebbe inoltre il necessario controllo sull’attuazione dell’ordinanza sindacale impone di mettere in sicurezza i terreni privati .
Mentre Palermo restituisce un’immagine da futuro distopico.
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