Gio. Feb 27th, 2025

Pochissime le notizie trapelate. Si sarebbe inflitto un duro colpo alle cosche di vari mandamenti compreso quello cittadino. La mafia, non pare affatto sconfitta a nessuna latitudine.

Si spera sempre prendano quelli veri.
Laddove non si parla di più mafia, non è certo perché è stata sconfitta, non in Sicilia, non a Palermo e non a Bagheria.
Un vasta operazione è stata portata a segno stanotte coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. Sarebbero 183 i provvedimenti emessi che avrebbero interessato boss, uomini d’onore e malavitosi di diversi mandamenti, del capoluogo siciliano, della provincia e anche di Bagheria.
Non ancora diffuse le generalità degli arrestati.
Sono stai impegnati nell’operazione 1200 carabinieri dei Comandi Provinciali della Sicilia, del Reparto Anticrimine dei ROS di Palermo, gli elitrasportati dei Cacciatori di Sicilia, il 12° Reggimento Sicilia e il 14° Battaglione Calabria e altri ancora.

Secondo il procuratore Maurizio De Lucia e la procuratrice aggiunta Marzia Sabella, che hanno coordinato l’inchiesta condotta dai carabinieri, le famiglie, impegnate con nuovi organigrammi a condurre gli affari illeciti dei loro clan, stavano riorganizzando la Cupola provinciale.

Gli arrestati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, tentato omicidio, estorsioni, consumate o tentate, aggravate dal metodo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, favoreggiamento personale, reati in materia di armi, contro il patrimonio, la persona, esercizio abusivo del gioco d’azzardo, e altro.
L’operazione ha interessato anche altre città italiane, ma ha colpito nello specifico i mandamenti mafiosi della città di Palermo e provincia, in particolare quelli di Porta Nuova, Pagliarelli, Tommaso Natale – San Lorenzo, Santa Maria del Gesù e Bagheria, con l’intento di smantellare i clan operanti.

La mafia bagherese farebbe ormai affidamento agli esponenti del capoluogo siciliano anche in virtù di una lotta interna tra gli uomini fedeli a Capizzi e quelle di Nino Rotolo indicato come l’attuale reggente. Tra questi fedelissimi si dovrebbero individuare gli arresti di oggi.
Si conferma sempre più necessario un giro di vite in una città, la nostra, che sembra avere cantato vittoria troppo presto, e dove appare chiara la necessità di una condotta che deve essere sempre seguita da scelte opportune, tali da non dare adito a dubbi di sorta.
Riteniamo necessaria una maggiore presenza anche dell’amministrazione in un territorio che sembra sempre più votato al caos, che non è esattamente amico della legalità.

Titolo della pagina istituzionale del Comune?
…i complimenti dell’amministrazione…” e poi verso la fine ci sarà la solita altra frase: “…l’amministrazione comunale continuerà a collaborare con le autorità competenti…” a fare credere che, anche in questa operazione un po’ di merito, sia loro.

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.