In un panorama bagherese sempre più confuso e apparentemente meno adeguato ad ospitare e accogliere le richieste di una sempre più bisognosa fascia di ragazzi e ragazze, di tutte le età, si staglia un’attività che si carica di questa “missione”, e ne fa anche uno dei suoi punti forti.
Il Meta è un locale di ampio respiro, che a mio parere merita una presentazione precisa e indirizzata soprattutto a chiunque non sia abituato a questo genere di nuovi luoghi d’aggregazione. Dopo sei mesi di fruttuosa attività, ho avuto il piacere di incontrare i proprietari, per farmi raccontare da loro, in prima persona, il percorso, gli obiettivi, le soddisfazioni e le difficoltà affrontate da tre ragazzi, pieni di sogni e speranze, nell’aprire un’attività commerciale così particolare.
Nella sede del locale, al 140 di Via Città di Palermo, mi hanno quindi parlato del viaggio turbolento compiuto per arrivare alla realizzazione delle loro idee: dal 2018, sono partiti da zero, avendo in mano solo un progetto e qualche ispirazione di realtà simili, che però si trovavano ben lontane dalla nostra Bagheria. L’idea nasce da Filippo Fabio Greco e Giorgio Provenzano, completando il trio in corso d’opera con l’aggiunta di Gabriele Lo Giudice. Un’idea semplice, nata fra due amici, che attraverso anni di complicazioni, progettazioni, lavori e tutte le difficoltà che sorgono nel presentare un’idea così diversa dall’ordinario (nel nostro contesto), ha portato i ragazzi a riuscire dunque ad aprire, finalmente, nel Settembre 2022.
Ma, in fin dei conti, cos’è il Meta? Perché serve parlarne? Il Meta è qualcosa di più di un semplice pub, e merita una copertura mediatica di questo tipo, perché carico, già nelle intenzioni, di alcune caratteristiche che interessano, e condizionano in bene, l’ambiente bagherese. L’effetto positivo non si limita alla semplice ventata d’aria fresca: il Meta nasce proprio come un polo creativo, e ospitale, di ogni personalità. Un luogo, sicuro, regolato, in cui essere liberi di celebrare sé stessi e le proprie passioni, e dove incontrare persone, anche diametralmente opposte, con cui però scambiare opinioni, risate, e intrecciare rapporti di qualsiasi tipo.
L’offerta è quindi molto varia e diversificata: dalla musica dal vivo ai videogiochi, dagli spettacoli di stand-up comedy alle serate quiz, dalle feste a tema ai tornei di e-sports, e la lista continua. Insomma, quello che potrebbe essere anche un semplice aperitivo fra amici, diventa, nell’ambiente accogliente del Meta, una rara opportunità di scambio e di socializzazione per ogni persona, a prescindere da tutto. Tra una birra e una partita a qualche gioco da tavolo, infatti, non è inusuale interagire con i proprietari e con persone fino ad ora sconosciute, facendosi forza su un ambiente sano in cui ci si sente compresi, e mai giudicati.
Oltre alle già citate possibilità, il Meta va anche oltre e offre, grazie alla collaborazione con Climax Comics, uno spazio in cui non solo è possibile leggere libri e fumetti, proprio come se fosse una biblioteca, ma c’è anche la possibilità di acquistarli, insieme a giochi da tavolo, carte collezionabili, action figures e tanto altro. Uno sguardo ai futuri progetti, ci mostra come il Meta voglia espandersi, e ospitare presentazioni di libri, seminari e corsi di vario genere, oltre che istituire una propria squadra di videogiocatori esperti, per gareggiare professionalmente nelle competizioni sportive legate al sempre più fiorente mondo degli e-sports.
Ecco che l’offerta perciò aumenta, e soprattutto in una città dove certe possibilità mancano, è bello trovare un luogo in cui chiunque possa trovare ciò che prima era costretto a ricercare altrove. Il Meta arriva quindi come una vera e propria culla della cultura pop, dell’estro creativo e della condivisione delle proprie passioni, e riesce in questo obiettivo grazie a una gestione che mira proprio a far sentire tutti a casa, senza escludere nessuno. In un locale in cui è facilissimo vedere persone di tutte le età che studiano, giocano, si sfidano e si divertono, insieme, senza limiti e barriere, è quindi normale trovare una sorta di “rifugio” per qualunque cittadino bagherese che non ha mai avuto un luogo preciso dove sfogare le proprie passioni e condividerle con chi lo circonda. Dunque è, per me, assolutamente fondamentale offrire il massimo sostegno a una realtà estremamente positiva, che riesce ad essere qualcosa di nuovo, e di utile, per tutti.
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