Sono tempi duri, una situazione generale su cui dobbiamo riflettere ma anche intervenire urgentemente. Le strade non sono sicure!
Un sabato sera da dimenticare, sperando che non ci siano conseguenze più gravi. All’incrocio tra via città di Palermo e via Mons. Filippo Arena, una precedenza non rispettata e un colpo di clacson, si sono trasformati in un violentissimo pestaggio ai danni del conducente di una vettura. L’uomo di cui non sono state rese note le generalità, ma che i testimoni riferiscono come di mezza età e di fisico minuto, si trovava all’intento dell’abitacolo in compagnia della moglie, quando è stato aggredito con una violenza inaudita con pugni al volto, pare per avere sollecitato il rispetto di una precedenza con il segnalatore acustico.
I presenti hanno riferito di momenti di panico quando l’assalitore ha tirato fuori dal mezzo, il malcapitato e gettatolo a terra, ha continuato ad infierire, sembrerebbe anche tentando un soffocamento. Solo l’intervento della moglie, scesa dalla vettura, è riuscita a fermare l’azione dell’energumeno, che, come improvvisamente rinsavito, a causa delle urla delle donna, messo di fronte alle sue responsabilità, avrebbe raggiunto la sua auto e si sarebbe dato rapidamente alla fuga. Numerosi testimoni avrebbero fotografato fortunatamente la targa, così che il facinoroso potrebbe essere facilmente individuato.
Sul posto sono accorse le vetture del locale Commissariato e della locale Stazione dei Carabinieri, i cui equipaggi, si sono adoperati per prestare i primi soccorsi.
Al momento non sono note le condizioni dell’uomo, pare medicato in prima battuta al Punto di emergenza territoriale, che si trova a poche decine di metri da quell’incrocio. Chi ha assistito all’evento, unanimemente ripeteva: lo ha massacrato di botte. Nel frattempo nonostante lo stato di choc della moglie, ma anche di tutti i presenti, sono state raccolte, le prime dichiarazioni che hanno permesso di ricostruire quanto accaduto. L’episodio ha lasciato tutti increduli anche per la rapidità con cui si è arrivata all’ escalation di violenza, che non ha consentito spazi di intervento. L’aggressore, descritto come più giovane dell’aggredito, e particolarmente corpulento (i testimoni dicono un omone), ha agito come in preda ad un raptus.
Questi episodi di violenza sempre più frequenti in molte strade Italiane ed anche nelle nostre, evidenziano ancora una volta, la necessità di lavorare sul sociale, ma anche sul controllo del territorio. Le forze dell’ordine lamentano una carenza di organico che li rende non troppo efficaci, e allora solo un’ammissione ed un riconoscimento dell’emergenza da parte dell’ente locale, può andare in soccorso, richiedendo nelle opportune sedi, un’attenzione particolare alle vicende di sicurezza disattesa sul territorio di Bagheria.
Resta sempre aggiornato con noi: