I cittadini sono sempre più soli. In preda alla disperazione per la situazione familiare, una donna ha tentato di uccidersi lanciandosi dal balcone.
In via Alessandria a Bagheria stamattina una donna ha cercato di togliersi la vita lanciandosi dal balcone. Non si conosce ancora l’esatta dinamica dei fatti, ma a quanto pare, l’intervento dei vicini del piano di sotto che avrebbero tentato di afferrarla, ha evitato conseguenze fatali. Pare comunque che la donna pur non trovandosi in pericolo di vita, abbia riportato alcune fratture agli arti inferiori.
Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine e i sanitari che hanno prestato i primi soccorsi.
La donna pare fosse particolarmente provata dalla gestione familiare, aggravata dalla presenza nel nucleo di un disabile.
La lacerazione causata da 4 anni di gestione delle politiche sociali familiari e giovanili, fatte in Smart working dal sito archeologico di Solunto, con la delega ceduta per mero scambio politico, come se fosse la delega alla calia e semenza, è evidente, mentre oggi tra degrado urbano, giovanile e sociale avrebbe dovuto essere la colonna portante di questa amministrazione.
Ancora una volta come nel caso del giovane trovato privo di conoscenza in via Parisi, o la tragedia della maestra uccisa dalla figlia, i campanelli d’allarme vengono tacitati per gli interessi politici di una narrazione di una Bagheria degli arcobaleni e dei Mini Poni che non esiste, e l’assenza delle istituzioni è assolutamente colpevole, mentre questa città dimentica troppo in fretta. E se alla signora pignoravano pure il conto?!?
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Sono 20 anni che cerco di sensibilizzare i vari politici che si alternano le poltrone, che i PILASTRI DI PORTA ANGIÒ, ancora soggiacciono, in luogo occultato, ex deposito materiali Edili Matteo RIZZO, in attesa che qualche giorno partono per qualche discarica abusiva. Mi vergogno di leggere all’ingresso dello Svincolo A19, BAGHERIA CITTA EUROPEA. Chi distrugge la propria storia ha già tagliato le radici della civiltà.
Mi riservo, prima di morire, di esporre questo mio desiderio alla SOVRINTENDENZA AI BENI CULTURALI