Mar. Set 17th, 2024

Immagini casuali per quello che sembrava un inizio di una rissa, immortalano in sottofondo le urla strazianti della anziana signora che subisce uno scippo.

Martedì 3 settembre sono le 17:20, ci sono delle voci per strada che attirano la nostra attenzione, sentiamo urlare aiuto, vediamo due vetture si lanciano all’inseguimento di chissà chi. Le macchine in divieto di sosta non consentono di passare agevolmente, c’è una vettura in controsenso, e due ragazzi uni in macchina e uno su uno scooter che si picchiano. Chiamiamo il 112, ci passano i carabinieri e facciamo delle immagini per fermare l’attimo, ma non capiamo di che si tratta.

In sottofondo le urla di una anziana signora 84enne a cui hanno appena scippato la borsa in cui custodiva 150 euro in contanti. Fanno venire la pelle d’oca. I carabinieri interverranno purtroppo solo molto dopo, mentre la signora era già sotto le attenzioni del Presidio Territoriale di emergenza, il PTE, per una contusione ad un polso.
Non sappiamo quale sia la concatenazione degli eventi che abbiamo visto, ne come siano collegati: ormai a Bagheria non si capisce più nulla. Via Capitano Luigi Giorgi dopo la parentesi delle elezioni, in cui le acque si erano un po’ calmate (non si sa mai), è tornato ad essere punto di ritrovo di abitudini e personaggi poco piacevoli che trovano qui i cosiddetti muricieddi vasci. Una zona abitata prevalentemente da anziani e famiglie diventa facile preda di spacciatori, consumatori cielo aperto, negli angoli nascosti, o ancora tra i tavoli di certi esercizi, a cui il comune concede licenze e suolo pubblico nonostante quella occupazione renda più difficile l’accesso proprio al PTE.
Ieri dopo l’episodio dello scippo, sul posto sono spuntati anche i Vigili Urbani a multare le auto che giornalmente stazionano in divieto di sosta, rendendo difficile la vita a tutti e a chi deve raggiungere il presidio sanitario, quando non ci si imbatte in auto in controsenso o nel tappo creato all’ingresso della strada dagli avventori di quegli stessi esercizi causa di questi raduni in cui così agilmente si sono dileguati gli scippatori. E se a questo si aggiunge una testimonianza agghiacciante di un nostro lettore sul gruppo Facebook il quadro è nuovamente desolante.

Particolarmente desolante se si riflette su quanto avevano fatto un gruppo di residenti da soli per rendere questo angolo di città più virtuoso, con il nemico principale inspiegabilmente individuato nella politica con una inspiegabile resistenza.
Oggi dopo 5 anni, continuare a prendere in giro la comunità tutta, con la vicenda delle telecamere, e con la complicità di chi fa comunicazione, significa non volere sentire le urla strazianti di quella signora, preferendo l’ascolto a tutto volume dei neomelodici suonati dai tasci.

Resta sempre aggiornato con noi. Seleziona l’icona del canale che preferisci.

Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.