Una vicenda complessa che vede il Comune protagonista di una serie di sviste e impedienti burocratici che lo potrebbe rendere responsabile per un eventuale, oneroso risarcimento danni.
Sono circa 1300 le firme raccolte fino ad oggi a sostegno della riapertura della Farmacia Villarosa in via Mole, di proprietà di Aida Runfola, Giuseppe Sciascia e Arianna Greco, chiusa a fine settembre da una sentenza del TAR prima e un’ordinanza del CGA dopo. La vicenda, che affonda le radici nell’ampliamento del numero di farmacie sul territorio (da 14 a 17) in virtù di una legge del 2012, vede una battaglia burocratica, e non solo, sull’ubicazione del presidio.
L’apertura e la prosecuzione dell’attività sarebbero state avallate dal Comune di Bagheria: l’ultimo atto l’approvazione di una delibera in consiglio comunale nel 2022, ed è per questo che i titolari della farmacia, al comune si sono rivolti per ottenere un risarcimento danni. Ma la richiesta prioritaria è quella del voto in consiglio comunale della riperimetrazione delle aree così da legittimare un pronta riapertura.
Questo purtroppo nella situazione di stallo sugli scranni di palazzo Ugdulena non sarà una cosa facilissima, considerando anche la presenza di un conflitto di interessi di uno dei consiglieri comunali. Queste sono le conseguenze di chi è attaccato alla poltrona di quel palazzo con quintali di Attack, trasversalmente parlando: la paralisi della macchina comunale di cui a pagare le spese sono sempre i cittadini.
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