Mar. Ott 22nd, 2024

La guerra all’inciviltà passa dai locali della movida. Nessuno fa rispettare le regole e la città è in preda ad un “liberi tutti” che inevitabilmente si trasforma in altro.

Se fino all’una di notte della domenica di Pasqua, in pieno centro abitato c’è chi si può permettere la musica a palla, qualcosa non va.

Cominciamo quasi a pensare che l’ingresso di piazza Leonardo Da Vinci del plesso scolastico Bagnera non sarà mai ripristinato per non disturbare il pub che insiste nella piazza stessa.

Il conferimento dei rifiuti: un capitolo a parte

Perché diciamocelo a Bagheria c’è un concetto di legalità che è un po’ sui generis. Orari in cui si può fare musica, la stessa autorizzazione a farla, e la deroga ai decibel sono un optional, su cui non si interviene.
Ma non si interviene neanche sull’applicazione di altre regole.

I pub non sanno o dimenticano due ordinanze sindacali in vigore, una riguardante il divieto dalle ore 18 di vendita di bevande in bottiglia, solo in bicchiere di plastica o mescita al banco o ai tavoli, l’altra riguardante il divieto di vendita di alcolici dopo le 24 se non seduti al tavolo, nemmeno nei distributori. Già questo, insieme al divieto di alcolici ai minori, interverrebbe non poco, anche sull’ordine pubblico attorno ai locali, che ricordiamo, hanno anche obbligo di vigilare sul decoro nelle zone attigue, e magari anche ai propri tavoli, visto che testimoni riferiscono di consumo di stupefacenti comodamente seduti.

Ci si chiede: ma certe realtà di quale protezione godono e perché?
Perché è possibile fare come gli pare? Perché non si comprende che rendere questi esercizi virtuosi, significa garantire meno caos per le strade e quindi limitare poi quei fenomeni di vandalismo e criminalità, che sono all’ordine del giorno?
A Bagheria vige un coprifuoco tacito, alcune zone diventano deserte altre in preda agli eccessi, non c’è una via di mezzo che possa garantire tutti ed offrire alternative ad alcol e droga.
Perché questo fa paura: non c’è altra offerta (tranne una o due alternative) per i nostri ragazzi, che la socializzazione legata al consumo di alcol o di stupefacenti. Nessuno di questi locali offre nulla di diverso da questo, e alle istituzioni va bene così…

Mancava poco all’una, questa era a Bagheria la Pasqua per alcuni cittadini:

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.