Ecco i presunti mafiosi di Bagheria, arrestati durante l’operazione eseguita dai Carabienieri all’alba.
Un quadro criminale in cui Bagheria farebbe riferimento diretto a Palermo, in una sudditanza non nuova nel nostro territorio dopo il periodo della latitanze eccellenti.
Una rivalità tra due clan che si è cercato di ricucire per evitare di attirare l’attenzione e non destare preoccupazione, con una pax mafiosa che solo gli stolti (oppure chi ha interessi) poteva scambiare per una vittoria o per un miglioramento della situazione.
Si sono aperte le porte del carcere per la Alcamo Atanasio 48 anni; Bonacino Christian 29 anni; Cannella Antonio Maria 46 anni; Cirrito Nicolò 59 anni; Comparetto Alessandro 49 anni; Di Fiore Giuseppe 75 anni; Gagliardo Antonino 66 anni; Lauricella Salvatore 48 anni; Migliorisi Dario 50 anni; Mineo Gioacchino 72 anni; Romeo Giuseppe 44 anni; Russo Gaetano 47 anni; Scaduto Giuseppe 78 anni.

Vanno ai domiciliari con braccialetto elettronico, D’Azzò Rosario Giovanni, 77 anni e La Rosa Daniele 49 anni. Arresti domiciliari anche per Di Piazza Giacinto, 65 anni, Cinà Salvatore 73 anni e Testa Agostino 72 anni.

A parte una qualche novità per il resto sono tutti nomi abbastanza noti.
Per tutta la mattinata elicotteri e sirene si sono sentite in tutta la città. Mentre un’altra operazioni si è svolta anche in Campania.
E’ importante ribadire il ruolo delle istituzioni locali che devono fare antimafia soprattutto con l’esempio, ma anche il ruolo di tutte gli attori dell’informazione locale che mai deve piegarsi al potere, di qualunque forma essa sia, né essere veicolo di forme di soverchia o di malainformazione.
Ogni invito al silenzio e all’omertà è complicità.
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