Grazie al “Progetto Centenario Rotary Italia”, diversi giovani detenuti lavoreranno alla realizzazione di uno spettacolo sui temi dell’ambiente, legalità e occupazione.
Per il sesto anno consecutivo, l’Associazione Culturale Marionettistica Popolare Siciliana fondata e presieduta da Angelo Sicilia lavorerà accanto ai giovani che scontano pene intramurarie presso l’Istituto Penale per Minorenni “Malaspina” di Palermo, diretto da Clara Pangaro, grazie ad un progetto che prevede l’addestramento all’arte dei pupi siciliani fino alla realizzazione di uno spettacolo.
Un ampio progetto portato avanti da Angelo Sicilia, in questi ultimi anni, con il Centro di Giustizia Minorile della Sicilia, con gli USSM di Palermo, Messina e Caltanissetta e gli IPM di Palermo e Caltanissetta.
Quest’anno il progetto, appena avviato, è stato pensato all’interno del più ampio “Progetto Centenario Rotary Italia”, che vede coinvolti i Club di tutta la nazione. Per Palermo, l’attività è stata voluta e finanziata da tutti i Rotary Club dell’Area Panormus, su proposta e coordinamento dal Rotary Club Palermo Ovest, presieduto da Mauro Faso.
Per l’occasione, dunque, insieme con l’Associazione Culturale Marionettistica Popolare Siciliana di Angelo Sicilia, in accordo con la direzione dell’Istituto Penale per i Minorenni, hanno sviluppato un progetto che prevede, oltre all’insegnamento della gestione del teatro dei pupi, lo sviluppo (soggetto, scene e testi) di uno spettacolo che tratterà i temi individuati dal Rotary che sono: giovani, ambiente e lavoro.
Quest’anno, i 22 club Rotary dell’Area Panormus stanno lavorando all’unisono su svariati progetti in favore della comunità. Stiamo cercando di trasmettere alla cittadinanza il messaggio di un gruppo di persone che agisce collettivamente per sviluppare un impatto significativo in favore dei soggetti fragili ma con soluzioni che siano funzionali alle criticità che ogni territorio vive. Per questo, i Club Service come il Rotary, offrono gratuitamente le professionalità dei propri soci, e le risorse economiche necessarie a sviluppare economia sociale, dichiara Mauro Faso raccontando gli intenti del Rotary.
Racconta Angelo Sicilia: un progetto ambizioso e semplice al tempo stesso, che ha un duplice obiettivo: da una parte la diffusione del valore della legalità nei giovani detenuti del Malaspina, quindi la consapevolezza delle pratiche dell’antimafia sociale, dall’altra parte, si vuole offrire ai ragazzi formati un’alternativa una volta usciti dal percorso penitenziario. Diversi di loro negli anni, infatti, hanno continuato a lavorare nella nostra compagnia teatrale.
Il progetto è rivolto a dieci minori dell’IPM Malaspina, con diverse provenienze geografiche, che, per la durata di circa quattro mesi prenderanno parte ai laboratori. In particolare, quello di pittura, condotto da un’insegnante esperta nella realizzazione delle scenografie, e quello di costruzione dei pupi protagonisti della storia che sarà preparato per il progetto di quest’anno. I ragazzi impareranno a prestare anche la propria voce ai pupi. Le attività proposte da Angelo Sicilia in questi anni hanno sempre avuto positivi riscontri nei percorsi educativi individuali, tanto che alcuni ragazzi tornati in libertà hanno continuato a collaborare con lui, oltre la scadenza naturale dei progetti. Questo, perché Angelo Sicilia riesce a stabilire positive relazioni, umane ancor prima che professionali, portando avanti con il suo lavoro aspetti culturali creativi e ricreativi e avviando con i ragazzi un iter di formazione che, se viene colto, può anche avere sbocchi professionali per gli stessi, spiega Maria Mercadante, funzionaria della professionalità pedagogica in servizio presso l’IPM “Malaspina” di Palermo.
La tematica che si affronterà nel progetto di quest’anno è legata all’ambiente e alla difesa del territorio. I giovani affronteranno un percorso di formazione partendo dall’eclatante fatto storico del “Sacco di Palermo”, negli anni ’60, che provocò danni permanenti all’urbanistica elegante ed armoniosa del Liberty a Palermo, all’ambiente, e ad un sistema economico drogato da una gestione troppo spesso illecita di grandi volumi di denari nel settore immobiliare, e non solo.
Il percorso formativo del progetto prevede l’informazione su figure straordinarie del panorama locale fra giornalisti, educatori, intellettuali, che si sono battuti per la difesa del territorio, quali Mario Francese, Danilo Dolci e tanti altri. Un percorso che verrà attualizzato con il tema dell’emergenza incendi a Palermo e provincia, che rappresenta spesso il legame tra criminalità organizzata di ieri e di oggi, volta alla devastazione dell’ambiente e del territorio a fini speculativi.
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