Dom. Nov 24th, 2024

L’Associazione Culturale Clamore, ha presentato il programma nel luglio del 2023 e ha ottenuto il patrocinio del Comune di Bagheria. Nell’articolo le date e i nomi dei primi eventi, che sono immancabili appuntamenti.

Con un patrocinio oneroso del Comune di Bagheria di 10000 euro, come si legge nella seconda delibera di giunta da quando questa si è insediata (la prima riguarda l’assegnazione di un bene confiscato alla mafia, destinato all’Associazione Nazionale Carabinieri), si intende sostenere la stagione concertistica indicata nelle nota pervenuta al comune il 03/07/2023.
” …(la giunta) ha considerato opportuno sostenere l’iniziativa della Associazione Culturale Clamore di Bagheria di grande rilievo culturale e sociale nonché di forte impatto sul territorio per gli obiettivi che ha raggiunto(?), per il numero di persone coinvolte e l’importanza dell’evento per la collettività locale(?)”.
L’associazione Clamore che ha sede in via Massimo D’Azeglio, 50 (per pura coincidenza la stessa della GoMad) sta da oltre un anno pubblicizzando il cartellone degli eventi che rende assolutamente giustificato l’intervento del Comune a sostegno della stessa (il fatto che non ne troviamo tracce è colpa nostra che siamo distratti), e pone definitivamente fine alla questione trasparenza di cui tutte le malelingue vociferano ma su cui nessuno ha mai indagato, a riprova della bontà dell’operato e dell’importanza della sinergia con le forze dell’ordine.

Le malelingue di cui sopra, infatti indicavano nella dualità dell’esistenza di una Srls chiamata GoMad concerti e di una Associazione Culturale chiamata (guarda un po’) GoMad concerti, un escamotage. Da una lato la Srls che fa attività imprenditoriale, organizza i concerti, sbiglietta e fa i suoi utili. Dall’altro lato l’associazione culturale , PER LA STESSA STAGIONE CONCERTISTICA, dichiarerebbe di non aver sufficiente ristoro (non partecipando all’attività imprenditoriale della casualmente omonima) ottenendo patrocini onerosi dal Comune di Bagheria per un presunto ritorno di immagine che in ogni caso non sarebbe merito di quanto organizzato dell’associazione, ma da quanto organizzato dalla Srls, nell’espletamento della sua attività imprenditoriale. Tanto che lo stesso comune si confonde ed in una delibera imputa lo sbigliettamento all’associazione culturale come si legge nella delibera di giunta 276 del febbraio del 2022 (2022?!? e si… va avanti così da qualche anno).


Ovviamente sono tutte malelingue, ma figurati se un Comune che giorno e notte è vicino alle forze dell’ordine, come il sindaco stesso dichiara, si mette sotto scopa per 10000 mila euro oggi, 10000 mila per il video di Bonomolo ispirato a Banksy pagato sempre a GoMad(?) in occasione dell’inaugurazione del secondo piano del museo Guttuso, 17000 mila per ristorare le perdite della stagione nel 2022 ecc ecc ecc

Il Piccolo Parco Urbano, per altro, proprio per queste voci, sicuramente infondate, sta resistendo alla proprietà che vorrebbe rientrare in possesso dell’area per una gestione ritenuta non allineata a quanto stabilito nella concessione d’uso gratuito.
Intanto il prossimo evento organizzato dall’Associazione Culturale Clamore, sita in via Massimo D’Azeglio, 50 come previsto dal calendario della stagione, trasmesso al Comune di Bagheria con nota n. 45082 del 03/07/2023 e per il quale è stato richiesto patrocinio oneroso di 10000 euro con nota 42874 del 25/06/2024 sarà…

Non sarà….

Nonostante nella delibera si faccia (involontariamente) confusione e si continui in tutto l’atto a confodere l’operato di tre soggetti (teoricamente e legalmente) autonomi l’uno dall’altro , la GoMad Concerti srls che ha presentato la stagione concertistica come legittima attività imprenditoriale, l’APS Picccolo Parco Urbano che si dovrebbe limitare a ospitare gli eventi senza avere alcun interesse di lucro (sempre che previsto dal comodato d’uso per cui gestisce l’area) e l’Associazione Culturale Clamore, che si occuperà di fornire servizi vari per lo svolgimento della stagione concertistica. Ora perché li dobbiamo pagare noi cittadini e non chi trae lauto guadagno, questo non è dato saperlo. Perché di ‘sta storia del ritorno di immagine oggettivamente si può anche essere stufi, se si volesse essere intellettualmente onesti… con tutto il bene indiscutibile che l’amministrazione ha fatto, fa e farà per Bagheria. Possiamo provare altri operatori? Magari anche per allargare la pletora di consensi. Magari trovarne di meno incastrati in un gioco di scatole cinesi, tra presidenti e vice presidenti?
Possiamo sperare poi che l’opposizione dopo avere rischiato di esser spazzata via definitivamente, si ricordi di dare una mano all’amministrazione che non si è accorta di quel che succede, perché tropo impegnata a collaborare con le forze dell’ordine per garantire il clima che si respira per le strade e che è sotto gli occhi di tutti?

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.