Gio. Nov 21st, 2024

Inserita nel contesto dell’iniziativa del liceo classico Scaduto di Bagheria, la presentazione del libro di Francesca La Mantia e Angelo Urgo.

L’iniziativa de “le sere al liceo” si è ritagliato uno spazio in un contesto di offerte culturali bagheresi, lontano da clamori e telecamere (e patron politici) grazie ad un menù di tutto rispetto.
Martedì scorso nella cavea del liceo intitolata alla compianta professoressa Evelina Buttitta, l’autrice del romanzo Francesca La Mantia, che della Buttitta era stata alunna, ha presentato il suo ultimo lavoro scritto a 4 mani con Angelo Urgo.

“Un uomo senza paura” è si, un romanzo, che racconta, però, la storia vera del giornalista Cosimo Cristina, suicidato dalla mafia nel maggio del 1960. Ce lo racontano insieme all’autrice, la docente Gloria Calì e il giornalista Camillo Scaduto.

I 7 anni per la stesura sono la storia nella storia. La La Mantia si appassiona alla figura del giornalista termitano, studiando quella di Giuseppe Francese, figlio di Mario che con le sue indagini contribuì alla condanna degli assassini del padre, e che aveva cominciato a studiare il caso di D’Artagnan, così veniva chiamato Cosimo, per quell’aria un po’ dandy e il pizzetto démodé.

Francese si suiciderà dopo le indagini che consegnarono alla giustizia i responsabili delle morte del padre. Cosimo sarà suicidato per avere scoperto nel 1960 (vent’anni prima di quando verranno accertati i traffici di cui si stava occupando) la rotta della droga, e gli interessi della mafia di Caccamo in quel losco mercato. Aveva solo 25 anni.

Gli escamotage letterari per descrivere D’Artagnan, il cui tratto sarà certamente romanzato ma ci appare credibile, ce lo disegnano guascone come il personaggio della penna di Dumas, dotato di quella necessaria incoscienza cosciente che non manca a nessuna di quelle figure che si sono opposte al fenomeno mafiosa.

Con Francesca, ho avuto modo di raccontarmi in passato, e ricordo perfettamente la golosità con cui mi ha ascoltato nonostante una vita mediocre. La immagino leggere i documenti (alcuni ricevuti in maniera romanzesca restando in tema), con la stessa avidità.

L’appuntamento con “le sere al liceo” e, intanto,! per giovedì con l’ultimo cineforum, situazione meteorologica permettendo.

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.