Mar. Dic 3rd, 2024

Ancora uno splendido ricordo del Professore Antonino Russo, che ci racconta di un corso Umberto sotto la poggia, ispiratore di prose e di poesie. Oggi, piuttosto, cosa ispira?

Quando a Bagheria giungeva uno scoppio improvviso di pioggia, lo prendevo l’ombrello e scendevo in strada per ascoltare il rumore della pioggia. Mi andavo a sistemare davanti al portone del Municipio, stavo fermo nel marciapiedi con l’ombrello aperto e ascoltavo il rumore della pioggia. Rientravo a casa solo quando la pioggia smetteva di venire giù. Stando in quel marciapiede certamente osservavo l’andirivieni di auto e carretti lungo il corsi Umberto, ma trovavo anche il tempo per pensare.
La mia fantasia stava sempre in movimento, cullata dal costante rumore della pioggia.
In quei momenti mi venivano i pensieri più diversi. Alcune volte ho anche trovato il modo di scrivere una poesia sulla pioggia e non solamente. Altre volte mi venivano idee che appuntavo per sviluppare in un secondo momento.
Quasi sempre il tema veniva sviluppato all’istante e diventava la prosa di una futura opera. Molte mie prose sono nate in quel marciapiede durante la pioggia.
Non so quanti anni avessi quando ho cominciato. Credo frequentassi la prima media, quando ho capito, proprio sotto la pioggia in corso Umberto, che la scrittura sarebbe stato un mio passatempo. Da allora di strada ne ho fatta parecchia e qualche buon risultato l’ho ottenuto.
Quando ho riletto i primi scritti ho trovato parecchi errori di grammatica. A quel punto ho capito che dovevo studiare un po’ di più la lingua italiana e le sue regole grammaticali. E in poco tempo tutto è andato nella normalità. Oggi ho diversi libri pubblicati, ma quando la giornata è uggiosa ripenso a quei giorni e ho voglia di corso Umberto e di scroscio di pioggia.

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Di Antonino Russo

Bagherese del ‘36, nel 1959 si trasferisce a Napoli per insegnare in una “elementare” nel popolare e pittoresco rione Vergini - Sanità. Si lascia coinvolgere dai fermenti culturali di Bagheria, dandosi proficuamente alla poesia, ma anche alla saggistica e alla narrativa. Collabora con numerose testate, è sociologo dal 1990.