Gio. Nov 21st, 2024

Prosegue la carrellata di personaggi storici e pittoreschi della Bagheria di una volta. Ce li racconta il Professore Antonino Russo.

Mastro Battista gestiva un chiosco a pochi metri dai pilastri Palagonia. Era tifosissimo di ciclismo e in particolare di Gino Bartali.
Le pareti del suo chiosco erano pieni di foto di Gino Bartali. Mastro Battista aveva un nipote ciclista. Nella bicicletta del nipote vi era una foto di Bartali incollata sul manubrio. Mastro Battista organizzava diverse corse ciclistiche nella speranza che le vincesse il nipote, ma ciò non avveniva mai.
Questo fatto gli dispiaceva molto e se ne lamentava con noi avventori del chiostro. Durante la prima corsa è avvenuto un fatto strano. Al primo giro di litoranea il nipote di mastro Battista era tra i primi.

Applausi scroscianti lo hanno accompagnato per tutto il corso Butera e Umberto.
Al secondo passaggio il nipote di mastro Battista non era più con i primi.
Dopo alcuni minuti di apprensione è sbucato tra la folla, ansimante. Spinto dalle urla delle persone, nella discesa della Corso Butera si è ricongiunto ai primi. Al secondo giro si è ripetuto il ritardo. Alla fine si è ritirato e la prima corsa è terminata in maniera ingloriosa. A quel punto il sogno di mastro Battista di vedere il nipote valoroso ciclista svaniva completamente.
Mastro Battista, pero, continuava ad essere tifoso di ciclismo e di Gino Bartali in particolare.
Intorno al suo chiosco non si parlava d’altro. Guai a chi parlava male di Bartali: questa persona non poteva più venire in quel chiosco.

Quando non si parlava di ciclismo si giocava a dama. Questo era l’unico svago possibile intorno al chiostro di mastro Battista. Si organizzavano anche tornei di dama.
Altri giochi non erano ammessi.
Così trascorrevamo le calde estati noi giovani bagheresi!

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Di Antonino Russo

Bagherese del ‘36, nel 1959 si trasferisce a Napoli per insegnare in una “elementare” nel popolare e pittoresco rione Vergini - Sanità. Si lascia coinvolgere dai fermenti culturali di Bagheria, dandosi proficuamente alla poesia, ma anche alla saggistica e alla narrativa. Collabora con numerose testate, è sociologo dal 1990.