Gio. Nov 21st, 2024

Un ricordo del Professore Russo con i fratelli Ducato. Quando l’arte era di facile fruizione e l’artista era praticamente un artigiano e ogni artigiano era un artista.

I fratelli Ducato nel portare avanti il loro lavoro, ricalcavano con la carte carbone i disegni che aveva predisposto il padre Michele. Anche il ricalco doveva essere eseguito accuratamente, altrimenti non avrebbe riprodotto fedelmente il modello. Siccome, ad esempio, conoscevo l’abilità di Minico Ducato, un giorno gli ho chiesto provocatoriamente se sapeva disegnare. Ha preso un foglietto e ha tracciato sul momento due busti di guerrieri.

A quel punto gli ho chiesto perche ricorreva ugualmente alle veline. Mi ha risposto che intanto ricorreva alle veline come omaggio al padre perche considerava i suoi disegni perfetti, Inoltre era da considerare il risparmio di tempo e il fatto che non si correva il rischio di commettere errori, eseguendo il disegno a mano libera.
I fratelli Ducato ad un certo punto andarono via da Bagheria.
Quando tornarono in paese ripresero da dove avevano lasciato, dal momento che i cartoni erano gli stessi, perché erano stati conservati e ripescati.

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Di Antonino Russo

Bagherese del ‘36, nel 1959 si trasferisce a Napoli per insegnare in una “elementare” nel popolare e pittoresco rione Vergini - Sanità. Si lascia coinvolgere dai fermenti culturali di Bagheria, dandosi proficuamente alla poesia, ma anche alla saggistica e alla narrativa. Collabora con numerose testate, è sociologo dal 1990.