Gio. Nov 21st, 2024

Sabato 20 gennaio alle ore 17, 30 nei locali del Centro d’Arte e Cultura “Piero Montana” sarà presentato il libro di poesie di Angelo Abbate “C’è sempre un vento che soffia sui germogli”, che ha vinto il primo premio 2023 dell’Associazione A.S.A.S.

Sarà il Professore Giuseppe Bagnasco, Presidente dell’Associazione “Giacomo Giardina” ad illustrare l’opera del poeta nella presentazione fortemente voluta da Piero Montana, presidente dell’omonimo centro e sensibile fruitore ma anche culture di diverse forme artistiche che così si esprime sull’evento:
la poesia di Abbate si contraddistingue da tante altre produzioni poetiche per lo stile assai personale che coniuga l’intimità del suo sentire con la realtà, l’attualità del mondo a lui esterno. Ma in verità tra questi due aspetti, quello più intimo e quello che guarda al mondo esterno, non c’è alcuna frattura. E’ un unico corpo, micro e macrocosmo, che viene ad abitare nella celeste casa di Calliope e questo è il corpo spirituale di Abbate.

Il nostro poeta gode infatti di un privilegio, di un dono avuto in regalo dagli Dei – prosegue Montana – quello del verseggiare felicemente anche quando la sua poesia si apre ad un mondo che felice non è, perché pur non essendo un alchimista Abbate ha il potere di trasmutare nella luce della Grazia il dolore e la sofferenza di un’umanità che si trova a vivere esistenzialmente in un mondo ancora oggi dilaniato da guerre e drammatiche tragedie. La poesia di Abbate nasce da un corpo non scisso, essendo il suo Io legato da una sorta di cordone ombelicale con l’umanità che vive in una terra, che non è più un Eden,che non è più un Paradiso. Di questo suo rapporto col mondo terreno ed umano, viene ad occuparsi la poesia di “C’è sempre un vento che soffia sui germogli”.

Nel leggere le 41 poesie di questa silloge si ha dapprima l’impressione che un vento ostile vuole danneggiare col suo soffio le creature più deboli ed indifese, che vuole danneggiare dei poveri cristi senza alcuna colpa, degli uomini innocenti ma sfortunati, abbandonati al destino di una mala sorte. Ma questa è solo una impressione perché chi sa leggere in profondità i versi di Abbate non può non imbattersi nel suo spirito, che come un vento biblico soffia su quegli infelici, che sono i veri figli di Dio.

E’ questa dimensione spirituale, non usuale nei poeti di oggi, che ha convinto il Centro d’Arte e Cultura “Piero Montana” ad attenzionare il libro di Abbate col proporne un’adeguata presentazione da parte di un competente assai qualificato in materie letterarie e poetiche, quale il professore Giuseppe Bagnasco. L’evento culturale è patrocinato dal Comune di Bagheria.

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.