di Francesco Paolo Provino
Chiude oggi al traffico, l’ultimo tratto di libertà in ingresso per e da, corso Butera. Lo spunto perfetto per nuove considerazioni.
In un mio ultimo articolo avevo posto l’attenzione su due dei cantieri il cui lo sviluppo, ormai da tempo, è sotto osservazione da parte dei cittadini bagheresi.
Orbene senza volere entrare in sterili polemiche c’è qualche aspetto che desta non poche curiosità, il primo riguarda i dossi realizzati lungo via Libertà: pur condividendo lo spirito del progettista di intervenire con un elemento ben evidente alla riduzione della velocità dei veicoli, qualcosa non funziona a giudicare dalle strisciate dei basamenti dei motori sull’asfalto della sede stradale, detto questo, per dimostrare a voi, quali caratteristiche deve avere un attraversamento pedonale rialzato, così come appare possibile definire quelli realizzati lungo la via Libertà o meglio per utilizzare un termine della lingua inglese “speed tables” ho preso in considerazione la Circolare n.3698/2001 del Ministero dei LL.PP. Estratto delle Linee Guida che così definisce le aree
stradali rialzate o attraversamenti pedonali realizzati, “speed tables”:
rialzo del piano viabile con rampe di raccordo (con pendenza, in genere, del 10%) in corrispondenza di aree da proteggere da elevate velocità o di attraversamenti pedonali. La lunghezza interessata dal rialzo supera in genere quella dei normali veicoli (10-12 m), in caso contrario vengono classificati come dossi.
Quindi da una semplice disamina della norma indicata e tenuto conto che l’altezza massima presunta del rialzo (senza avere
eseguito delle specifiche misure di rilievo) può essere stimata in 20 cm con una pendenza come da normativa del 10% la lunghezza della rampa sia in entrata che in uscita deve essere di almeno 2 m, è forse questa la motivazione dei numerosi è già evidenti segni sull’asfalto della carreggiata che ha portato ad una corretta esecuzione i successivi rialzi realizzati. Purtroppo, resta comunque un altro
aspetto tecnico che è quello della lunghezza di tali attraversamenti che così come realizzati non superano la lunghezza di 10 – 12 m è quindi possono essere classificati esclusivamente come dossi ed
in questa specifica classificazione l’altezza degli stessi non può superare i 7 cm come riportato nella sopra citata circolare.
Altro aspetto che pongo all’attenzione di coloro i quali hanno a cuore Bagheria e per questo si adoperano giornalmente a ricercare le migliori soluzioni per gli spazi urbani, attiene al coordinamento dei diversi interventi sul territorio con la pianificazione generale ovvero con il PUG a partire dalle sue linee guida, evidenziando come una siffatta tipologia stradale munita di attraversamenti rialzati modello via Libertà non può essere percorsa facilmente da mezzi di soccorso è quindi dovrà essere esclusa da percorsi di sicurezza così come il comma 5 recita:
ne è vietato l’impiego sulle strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso o di pronto intervento.
Quindi appare evidente che tale asse viario, via Libertà, sarà escluso, nel generale piano di
protezione civile della città dai percorsi per mezzi di soccorso e pronto intervento ( e il trasporto pubblico? Ci sono i presupposti? Perché creare a tutti i costi un parcheggio se non può essere un hub di scambio con gli eventuali bus? n.d.r.)
Ribadisco ancora una volta la necessità di una azione coordinata riguardo ai
progetti che riguarda interventi sul territorio evitando in un prossimo futuro a dovere rincorrere soluzione spesso approssimative per risolvere evitabili problemi, perché errare è umano ma perseverare è diabolico.
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