Sab. Set 21st, 2024

Lettera aperta della docente Luigia Perricone, mamma in prima linea nella battaglia per assicurare l’ossimoro di una normalità diversa a uno dei suoi figli, e ai tanti figli dimenticati di questa città.

Diversamente abili. Viaggio nella storia.
Cosa cambia?
Se apriamo il libro del passato, l’attenzione pubblica e politica per il disabile si fermava ai famosi tre giorni di mare. Tutti insieme a decantare pietismo a gogò, assistenzialismo e fariseismo a chi dava di più, ma veniva poi caldamente ringraziato e a volte remunerato.
Azioni effimere e inefficaci perché frammentarie e generiche, rin quanto azioni uguali per tutti a fronte di esigenze differenti; ad effetto perché momento festoso e di evasione; legittime per gli assessorati alle politiche sociali anche se poco funzionali. Ma soprattutto, direi ingannevoli perché davano l’illusione di aver operato in scienza e coscienza in quanto tutto veniva documentato e registrato nell’albo degli impegni sociali. Il cambiamento era anche una bella sedia in prima fila per assistere passivamente ad uno spettacolo, insieme a un familiare, chiamato non per affetto e riconoscenza, ma per evitare camurrie, impegni e responsabilità a terzi e il vuoto di uno pseudo affetto, carico di carezze, condito di sincere parole: sei un grande… Ti voglio bene… Come te, non c’è nessuno… Sei un amico. Parole al vento!
Poi il silenzio. L’inclusione vera, solo utopia.
Ma i tempi cambiano. Le paraolimpiade oggi rappresentano uno schiaffo morale alle politiche sociali di ieri limitate all’abbattimento delle barrire architettoniche o alla elargizione di bonus, vaucher, biglietti per l’autobus
Urge una politica nuova perché l’ attenzione verso la disabilità non va parcellizzata e fatta rientrare nella cartella clinica, così come il focus non deve limitarsi nella soddisfazione dei bisogni come utente dei servizi sociali, concetto superato dalla letteratura scientifica da almeno un ventennio.
Bisogna rivolgere un’attenzione a parte verso le persone che presentano una abilità compromessa, ma riescono ad attivare forme di autonomia grazie alle capacità fisiche e psichiche non compromesse. Bisogna considerare non solo il dopo di noi (lontano e strumentale a i consensi n.d.r.), ma anche il DURANTE NOI, cioè quel percorso esistenziale che inizia a conclusione della vita scolastica e rappresenta il periodo più lungo e spesso molto doloroso della vita di questi ragazzi in quanto emozioni, bisogno di evadere dalla propria famiglia, necessità di sperimentare sensazioni ed esperienze affettive personali non trovano risposta nella società. E’ uno dei momenti più difficili perché come essere invisibili questi giovani scompaiono. Spazio e tempo sembrano averli ingoiati, e mentre i rapporti interpersonali si affievoliscono smisuratamente, non si affievolisce la voglia di vivere come ogni altro ragazzo della loro età .
Tutto rimane a carico della famiglia, sempre che sia preparata psicologicamente ed economicamente e in grado di sorreggere il ritmo di vita e di impegni del proprio familiare.
Cosa si può fare allora in questo periodo in cui tutto diventa più difficile?
Sicuramente evitare intuibili, evasive, risposte del tipo: “è un’eredità che ci siamo ritrovati”; “serve un po’ di tempo per risolvere tutto, non abbiamo la bacchetta magica!”(sembra di riconoscere la voce che parla n.d.r.)
Bisogna predisporre strategie operative che permettano di restituire sia agli anziani che ai diversamente abili un ruolo attivo nella società, capaci di valorizzare le loro abilità ed esperienze pregresse. Bisogna favorire la presenza attiva di luoghi socializzanti, adeguate ai loro bisogni, riattivare le veterane ma sempre utili attività culturali, ricreative, manipolative, culinarie, di giardinaggio per essere protagonisti attivi e non passivi ascoltatori, per acquisire nuovi stimoli fisici e mentali e rivivere quei sentimenti di soddisfazione e realizzazione.

Luigia Perricone

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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.