Mer. Set 11th, 2024

Sembra quasi un promemoria, ma è piuttosto il tema dell’ennesimo incontro al comune, per sviare l’attenzione sullo stato dei lavori infiniti, rilanciando un progetto nato dall’amministrazione guidata da Patrizio Cinque.

Una conferenza stampa al giorno non toglie il medico di torno, soprattutto per la grave cronica malattia di cui soffre Bagheria da tre anni e mezzo: la Proclamite.

I sintomi evidenti si manifestano nel raccontare baggianate alla gente sperando così di attirare consensi.
Poi però, ci si scontra con la realtà.

La realtà del plesso scolastico Bagnera ve la mostriamo nelle immagini di caditoie otturate dal ghiaino proveniente dai lavori, nell’immagine di un tombino spezzato proprio a centro dell’ingresso dell’ingresso da via Libertà, nello stato di abbandono di un angolo del parco giochi.

La realtà del Bagnera ve la raccontiamo nei disagi delle aule in cui i pannelli del controsoffitto cedono per stagnazioni d’acqua per le piogge, nei genitori che inciampano per il lavori non eseguiti a regola d’arte, o per lo stesso motivo, lavori di riqualificazione che non possono essere collaudati e consegnati, palestra compresa.
Ecco che in questo clima di disagio, con la riqualificazione non ultimata e quindi proclamando il nulla, si inserisce l’incontro di domani in cui il Comune apre alla cogestione dell’atrio dell’istituto. Abbiamo però pensato di farci raccontare cosa sarebbe stato il senso dell’incontro nelle intenzioni, proprio da chi l’iniziativa dell’amministrazione condivisa l’aveva introdotta a Bagheria e aveva intercettato il finanziamento per la riqualificazione della scuola, l’ex assessore al Turismo, alle Attività Produttive e alla Programmazione dei fondi extracomunali Alessandro Tomasello.


“Il progetto per la Sistemazione e riqualificazione atrio esterno destinato ad attività sociali compreso il corpo palestra della Scuola Giuseppe Bagnera del Comune di Bagheria, è solo uno di 4 progetti presentanti durante il mio assessorato in cui venne proficuamente implementato il progetto di amministrazione condivisa fortemente pensato e voluto proprio dall’Amministrazione Cinque che si citava.
Un grande contributo venne garantito sul fronte della gestione socio-culturale da un cospicuo numero di associazioni che nel progetto di amministrazione condivisa pienamente si riconoscevano. L’apporto già in fase progettuale da parte di queste realtà associative è stato determinante nel dare valore aggiunto a dei progetti la cui finalità ultima non era e non poteva essere, secondo la misura stessa a cui si è attinto per i finanziamenti, la mera riqualificazione strutturale di beni pubblici, anche confiscati alla criminalità organizzata, come del resto avvenuto per la ex Villa Castello (oggi centro Don Milani), bensì il rafforzamento della capacità dei diversi attori sociali di stare insieme contribuendo in sinergia al miglioramento del contesto sociale nel quale operano.
Non a caso l’Avviso prima citato si rivolgeva a quei quartieri nei quali il  tessuto sociale era più a rischio in termini di condizioni di marginalità sociale e culturale.

In questa ottica, attraverso il progetto di Amministrazione condivisa, per il quale esiste anche un regolamento comunale che lo disciplina, approvato proprio su proposta ed impulso dell’amministrazione Cinque, costituisce una meravigliosa modalità attraverso la quale ogni cittadino può mettere a disposizione della comunità le sue attitudini e capacità per il bene della Città. Insomma un nuovo patto fra cittadini e Comune, un modo nuovo di vedere il rapporto tra amministrazione ed amministrati accogliendo le proposte che da questi ultimi possono arrivare.

Giova ricordare a tale proposito che nei primi mesi del 2019 L’amministrazione Cinque ha partecipato con il progetto “Amministrazione condivisa: I patti di collaborazione restituiscono alla comunità i beni confiscati alla mafia” al contestpubblica amministrazione sostenibile” risultando il Comune di Bagheria  tra i finalisti premiati nell’ambito dell’ importante iniziativa.

Le associazioni che si sono impegnate nella realizzazione dei progetti finanziati prima citati dovrebbero essere necessariamente coinvolte nel processo di gestione degli stessi in un’ottica meritocratica, non sarebbe infatti corretto affidare la gestione magari ad enti vicini a questa attuale amministrazione ma che nello stesso tempo non abbiano contribuito al raggiungimenti di quegli importanti risultati. Per una volta venga premiato l’impegno e il merito”

Questo spirito di cooperazione deve avere un qualche interruttore on/off per questo Comune: se serve, come nel caso del Bagnera a distrarre dai disagi generati, viene accesso, altrimenti senza confronto si informano i cittadini e le associazioni a cose fatte come nel caso dei lavori di riqualificazione di via Libertà.

#bagherianonecomunepertutti #bravofilippocomplementi


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Di Ignazio Soresi

Classe 1969. Si forma dai gesuiti a Palermo. Studia Economia e Commercio, Scienze Politiche, Scienze Biologiche ed in età matura, Beni Culturali ad indirizzo Storico/archeologico. Opera in ambito turistico. Ha collaborato con diverse testate.

Un pensiero su “Bagheria: la scuola Bagnera “bene comune”. Da un’idea dei 5 stelle.”
  1. […] Ma l’apoteosi (in tema religioso) è stato il tentativo nei giorni scorsi di recuperare consensi cercando di attuare quanto previsto dal finanziamento stesso dei lavori di riqualificazione, intercettati dall’amministrazione Cinque, la cogestione dell’atrio. Peccato però che alcune considerazioni espresse nell’intervista pubblicata qui https://www.linchiestadibagheria.it/bagheria/bagheria-la-scuola-bagnera-bene-comune-da-unidea-dei-5-…fbclid=IwAR3d0L5VbUWWLZq1FG3iVIwVqQ3B9X8cSLN7JOhWjTcA1M0B3u2t08VoKss […]

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